Cronaca

Trasporto disabili a scuola: una volta c’erano le Province, ora nulla è certo

 

Continuano a scricchiolare i servizi offerti dalle ex province e non solo in Puglia, anche se, come rimarca il presidente dell’unione province della Puglia (Upi) che riunisce gli enti soppressi da gennaio scorso, Antonio Gabellone, “…le Province pugliesi continueranno a garantire il trasporto degli studenti diversamente abili anche per l’anno scolastico che è appena iniziato. E’ una buona notizia, ma lo è solo a metà. Anzi, a un terzo. Infatti, noi presidenti delle Province pugliesi riusciremo a sostenerlo solo fino al 31 dicembre di quest’anno”. A vedere il bicchiere mezzo pieno, bisogna aggiungere che le somme corrisposte per il servizio da parte della Regione Puglia sono un terzo di quanto ricevuto negli anni passati. Le Province si sono trovate, perciò, di fronte a un bivio: o garantire il trasporto solo per due giorni alla settimana fino alla fine dell’anno scolastico, oppure, come poi è stato deciso, farlo ogni giorno fino ad esaurimento delle risorse ottenute in questo momento. E cioè fino alla fine dell’anno. ””Siamo, comunque, fiduciosi, vista l’importanza del servizio offerto a famiglie, che non possono e non devono essere lasciate sole ad affrontare quotidianamente i problemi derivanti dalla disabilità dei propri figli, che il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, non rimarrà indifferente alla problematica, per questo lo invitiamo a rimpinguare quanto prima le risorse da assegnare alle Province pugliesi, in modo che non si crei nessun disservizio agli inizi del prossimo anno””, ha spiegato ancora Gabellone. Ma i problemi del trasporto scolastico riservato agli alunni disabili, almeno in Terra di Bari, hanno radici antiche. Infatti, la giunta provinciale guidata da Francesco Schittulli, nonostante il significativo taglio di fondi e l’incertezza istituzionale sull’attribuzione di competenze in materia di servizi sociali nel passaggio alla Città Metropolitana, riuscì a garantire per tutto il trascorso anno scolastico (e non solo fino al 31 dicembre 2014, data che ha segnato il passaggio alla subentrante Città Metropolitana) un servizio essenziale. “Le politiche sociali – spiegò l’oncologo tornato alla sua attività, dopo la bocciatura alla Regione -sono state una delle priorità dell’Amministrazione Provinciale barese che si è distinta per interventi e servizi altamente qualificati ed innovativi. Il diritto all’istruzione e all’integrazione per gli studenti diversamente abili, garantito dall’assistenza specialistica, non può essere messo a rischio, né subire interruzioni. Di qui l’impegno della Provincia, con sforzi gestionali ed economici, di dare continuità anche per quest’anno al servizio”. Ma il 2016 è appena iniziato e grazie ad Emiliano, capo della giunta regionale, il servizio non si fermerà. Fino a quando, non è ancora ben chiaro, ma non è poco, in tempi come questi…

 

Antonio De Luigi

 


Pubblicato il 3 Febbraio 2016

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