Troppi disagi ‘green pass’: anche in Puglia sciopero dei treni regionali
Potrebbero essere non pochi i treni regionali soppressi domani in adesione allo sciopero Nazionale, indetta dall’Unione Generale del Lavoro (Ugl) che prevede una prima azione di sciopero nazionale di quattro ore, appunto, per il giorno 3 dicembre. Le difficoltà maggiori si avvertiranno dalle ore 8:30 alle ore 12:30 e poi dalle ore 18:00 alle ore 22:00 per tutte le aziende che esercitano servizio Ferroviario Regionale. Al centro della protesta le difficoltà sempre crescenti per i lavoratori di esercitare un diritto elementare come quello del lavoro. “Non siamo mai stati contrari né alla campagna vaccinale, né tanto meno a qualsiasi strumento posto in essere per combattere la terribile pandemia che ha aggredito il nostro mondo, ma siamo sempre stati forti oppositori di situazioni che potessero creare mondi contrapposti e poco sicuri all’interno dei luoghi di lavoro.
Ed invece abbiamo assistito, dallo scorso 15 ottobre 2021, data di introduzione dell’obbligo del possesso (e relativa esibizione) del Green Pass per accedere ai luoghi di lavoro, vista la possibilità data alle singole aziende di organizzare pratiche e controlli in maniera autonoma, al crearsi di una situazione generale a dir poco surreale: intimidazioni ai lavoratori, scelte organizzative non basate sul buon senso né sulla possibilità reale di essere attuate (chi controllerà, ad esempio, i green pass dell’utenza del trasporto pubblico locale, obbligatori come previsto dal nuovo decreto?) Abbiamo più volte chiesto a Lor Signori, rappresentanti delle Istituzioni, di essere auditi relativamente ad una serie di perplessità che divenivano ogni giorno più grandi e preoccupanti. Eppure, nonostante le criticità che abbiamo mostrato e la propositività del nostro approccio, non abbiamo ricevuto un minimo segno di riscontro>>, si legge ancora nei comunicati dell’Ugl/Autoferro. Insomma, il Sindacato è deciso a battersi contro le discriminazioni in essere tra lavoratori e per le intimidazioni e le ritorsioni che stanno verificandosi, senza trascurare la sicurezza – sia in termini di “safety”, che di “security” – di tutti gli operatori del settore, perché le aziende operino secondo i dettami su sorveglianza sanitaria e prevenzione, ai sensi della legge 81/08, perché la sicurezza non sia un elemento da valutare ed utilizzare solo in determinate situazioni, ma divenga un campo di attenzione e di investimento prioritario e garantista. Oggi accade che invece di essere accompagnati in percorsi di garanzia e ripresa, i lavoratori pugliesi sono per i rappresentanti sindacali “”….discriminati e spesso spinti in soluzioni prima disciplinari, poi risolutive, come destituzione e licenziamento, in quanto non più idonei””. Al centro della protesta e degli scioperi di domani la protervia con cui il Governo ha deciso di non rispondere alle legittime domande di un settore così importante per il tessuto economico e produttivo del Paese, tenendo bene a mente che la crisi ha portato sulle spalle di ogni Autoferrotranviere d’Italia e sulle relative famiglie, gravate da situazioni di lavoro, di mancato rinnovo contrattuale, di assente tutela e salvaguardia relativamente alla salute ed alla sicurezza. Il Presidente Draghi esige l’esibizione di un tampone negativo prima di qualsiasi incontro in presenza, anche con persone vaccinate, ma la sua incolumità non deve valere più di quella di qualsiasi lavoratore, dal politico fino all’ultimo Autoferrotranviere, osservano i sindacalisti Ugl, convinti che allo sciopero di domani seguiranno altre e più pesanti manifestazioni di protesta.
Francesco De Martino
Pubblicato il 2 Dicembre 2021