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Troppi disagi per il Medimex in centro città

 

C’è malcontento in città per i troppi disagi creati dalle necessarie ed imponenti misure di sicurezza preventiva messe in atto per ospitare il Medimex, la nota fiera di eventi musicali della Regione Puglia promossa nell’ambito del programma Puglia Sounds, ora coordinato da Cesare Veronico, che qualche tempo fa è succeduto ad Antonio Pricigalli nominato nell’era Vendola. Barriere anti tir e transenne antitraffico posizionate durante la notte e poi rimosse in tutta fretta in tarda mattinata, quando ci si è accorti che le lunghe code sorte nelle strade e traverse adiacenti a quelle principali, sbarrate al traffico, stavano mandando completamente in tilt la circolazione nell’intero quartiere Murattiano ed al Madonnella. Anche il lungomare Nazario Sauro prima chiuso e poi riaperto per smaltire il traffico letteralmente impazzito a seguito della circolazione bloccata su strade ed arterie principale, con notevole anticipo sull’orario di inizio degli eventi musicali in programma a cominciare da venerdì sera, 9 giugno, e che termineranno domenica 11. Insomma, a Bari il Medimex,  dopo il G7 dello scorso mese di Maggio, ha suscito proteste e malumori non solo tra residenti ed automobilisti,  ma soprattutto tra i commercianti di merci varie delle zone interessate che, quando si verificano questi disagi, vedono colare a picco le presenze di visitatori ed acquirenti e, quindi, per le loro rispettive attività è come se il centro cittadino fosse morto. “In un mese – dichiara inferocito il titolare di un esercente danneggiato dal caos determinato dai blocchi stradali per il Medimex e che parla evidentemente anche a nome di altri colleghi – le nostre attività stanno subendo le conseguenze negative di ben due eventi che sarebbe stato preferibile far svolgere altrove”. Infatti, l’esasperato commerciante non contesta le precauzioni e misure di sicurezza adottate per lo svolgimento in siti del centro cittadino di eventi come il G7 dell’Economia o il Medimex che necessariamente richiedono provvedimenti di chiusura o limitazione al traffico di determinate aree della città, ma lamenta il fatto che per questo genere di incontri sarebbero forse più appropriate location dove sarebbe sicuramente più facile organizzare e gestire le misure di sicurezza, senza per altro creare disservizi e disagi ai cittadini del centro di Bari e, soprattutto, danni notevoli di introito giornaliero ai commerciati del posto. Infatti, lo stesso commerciante rileva che per quanto riguarda il G7 sarebbe stato forse meglio e più opportuno se la località scelta fosse stata Castel del Monte, perché Bari comunque sarebbe balzata agli onori delle cronache nazionali ed internazionali, riscuotendo ugualmente tutti i benefici di nome ed immagine ricevuti dalla presenza in città del summit, senza che i baresi avessero patito, in termini di disagi e disservizi, tutto ciò che gli è capitato durante quei tre giorni dello scorso Maggio. Analogo rilievo lo muove per il Medimex, che fino all’ultima edizione del 2015 si è svolto nell’area della Fiera del Levante, dove è sicuramente più semplice gestire i problemi di sicurezza ed organizzazione all’aperto degli spettacoli. Infatti, le critiche da parte di molti baresi all’Amministrazione comunale, ed in particolare al sindaco Antonio Decaro, non sono tanto per il G7 di Maggio scorso, dove a decidere per Bari città come sede del summit è stato l’ex governo Renzi, quanto per aver acconsentito allo svolgimento nel centro della città di questa edizione del Medimex. Una decisione, quest’ultima, dipesa unicamente dal Comune, che invece avrebbe potuto benissimo far dirottare nuovamente nell’area fieristica o in zona stadio San Nicola, oppure nelle aree libere di Parco Perotti, sul lungomare barese nei pressi delle spiagge di “Torre Quetta” e “Pane e Pomodoro”. Scelte, queste, che ai fini dei ritorni di immagine e movimentazione non avrebbero di certo cambiato nulla per la città, ma sicuramente si sarebbero evitati i disservizi e disagi che in questo fine settimana sta vivendo il centro cittadino. Anzi, verosimilmente l’Amministrazione comunale avrebbe anche avuto meno spreco di energie e risorse economiche per far fonte a tutte le misure di sicurezza  necessarie all’evento. Infatti, spostare eventi musicali di appena qualche chilometro, in altre zone della città più facilmente delimitabili e controllabili, non sarebbe stato certamente un danno per questa manifestazione musicale, ma probabilmente anche una maggiore opportunità per la facilità con cui espositori, visitatori e spettatori avrebbero potuto raggiungere tali zone. E sicuramente si sarebbero evitati anche tutti i “danni” economici e non creati a residenti e commerciati del Murattiano e Madonnella. Infatti, a distanza di appena 30 giorni, aver fatto subire ai cittadini baresi, da parte di Comune e Regione, le conseguenze negative generate da due eventi, come il G7 ed il Medimex, di rilevanza internazionale francamente non era, forse, proprio il caso.   

Giuseppe Palella


Pubblicato il 10 Giugno 2017

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