Cronaca

Troppi vincoli per la riqualificazione dei quartieri Murat, Libertà e Madonnella

Nuovi vincoli paesaggistici che impediscono la riqualificazione e la manutenzione di tre quartieri chiave della città di Bari: Murat, Libertà e Madonnella. Questo al centro dell’attenzione del centrodestra barese al Comune di Bari e che sarà sottoposto all’attenzione del prossimo consiglio comunale. Tutto ha avuto inizio il 25 luglio scorso, quando la Regione Puglia ha approvato un nuovo vincolo paesaggistico che si è irrimediabilmente esteso nei tre quartieri sopra citati, “un’estensione che andrà a bloccare qualsiasi forma di attività edilizia. L’articolo 140 del codice dell’ambiente, prevede la possibilità di indire un’inchiesta pubblica, presentando delle osservazioni da parte delle associazioni di categoria – ha spiegato il consigliere comunale Romeo Ranieri – Ho partecipato personalmente alla suddetta inchiesta, al fianco di Confartigianato e dell’Ance, le quali hanno mostrato delle perplessità in merito a queste ulteriori restrizioni da parte della Regione Puglia”. Le associazioni, dunque, si sono sentite escluse da qualsiasi decisione in merito all’estensione dei vincoli paesaggistici, i quali non sono limitati a singoli edifici di interesse storico, ma ad intere aree. In tal modo, non è possibile procedere con le dovute riqualificazioni né con le opportune manutenzioni della zona, “ma non solo – ci ha tenuto a precisare il consigliere Massimo Posca – non è possibile neanche procedere con la sostituzione di una serranda o di un portone difettoso. Tutto questo colpirà ulteriormente e gravemente le imprese del territorio, che non avranno la possibilità di rinnovarsi a causa dei vincoli. L’unica cosa positiva realizzata dall’attuale amministrazione è stata quella di creare un censimento di tutti gli edifici di interesse storico della città, dunque, è proprio a questi immobili che andrebbe applicata la determina regionale e non all’intero quartiere”. Il centrodestra barese ha inoltre evidenziato l’immobilismo dell’attuale amministrazione comunale in merito alla questione che condurrà ad un blocco delle attività per oltre un anno. Inoltre è stato posto l’accento “sui tempi biblici tipici della Sovrintendenza delle Belle Arti, dove le pratiche e le autorizzazioni si bloccano. Un esempio su tutti riguarda la pavimentazione di via Argiro” ha sentenziato il consigliere Stefano Miniello. Dello stesso parere anche il consigliere Loiacono e il coordinatore dell’opposizione Cea, che hanno evidenziato come questi vincoli paesaggistici conducano ad un vero e proprio abbandono di alcune zone cittadine, nelle quali non si può procedere neanche con la manutenzione ordinaria. Particolarmente danneggiati dalla delibera regionale il quartiere Libertà e il Madonnella, dove qualsiasi progetto concreto di risanamento non potrà essere portato a compimento, con un conseguente e possibile crollo economico per le piccole e le medie imprese ed un ulteriore degrado delle proprietà immobiliari della zona.

Nicole Cascione


Pubblicato il 5 Febbraio 2013

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