Cultura e Spettacoli

Tu sei Pietro e su questa pietra…

La valle di Göreme, una cittadina della Cappadocia, regione storica della Turchia, rientra tra le più celebri mete turistiche al mondo per il fatto di ospitare i’camini delle fate’ o ‘piramidi di terra’. Si tratta di un complesso di piccoli rilievi tufacei di origine vulcanica a forma di prisma rastremato verso l’alto e sormontato da un cono. Nei secoli l’opera certosina dell’uomo ha trasformato queste insolite escrescenze in rifugi, prima di anacoreti, in seguito di eremiti cristiani, infine di nuclei sociali. In epoca bizantina, l’intera regione si trasformò in uno straordinario universo rupestre di 365 ambienti adibiti ad abitazioni, stalle, depositi, chiese, cappellee monasteri(il panorama di Göreme è talmente suggestivo che George Lucas lo scelse per girarvi numerose scene di  ‘Guerra Stellari’). Un fenomeno del genereè avvenuto anche da noi, sia pure in presenza di una differente situazione ambientale (si pensi ai Sassi di Matera). Ai primordi della cristianità, erigere luoghi di culto non era facile. I monaci degli ordini minori, perché privi di mezzi, erano costretti a modellare ipogei che si aprivano nei banchi tufacei a colpi di piccone e di scalpello. Alla fine, da questi antri ricavavano ambienti conformi ai canoni dell’architettura religiosa. Talora questi sforzi producevano piccoli capolavori. La Puglia è piena di chiese rupestri. Occupiamoci oggi di quella di Santa Geffa, scavata intorno al V secolo dopo Cristo a un tre chilometri da Trani (nell’immagine, l’ingresso del piccolo tempio). Lo spazio è diviso in tre navate con absidi; la volta dell’abside centrale manca nella quasi totalità a causa di un crollo ; il vuoto è ora coperto da una cupola in cemento armato e vetro. La pianta è a croce greca, scandita da sei pilastri cruciformi. Nei pressi dell’ipogeo si allarga una modesta necropoli, i cui sepolcri risultano vuoti. Incerta l’etimologia : non esistendo una santa di nome Geffa, si è ipotizzata una dedica a san Pietro, il quale, stando alla tradizione, potrebbe essersi fermato in questo luogo mentre era in cammino verso Roma (Gesù ribattezzò l’apostolo Kefa, cioè “roccia” in aramaico). In alternativa si potrebbe pensare a Santa Genoveffa, ma il riferimento pare debole.Il tempietto trova sede in Strada Vicinale delle Tufare, all’interno di un Parco che dal 1998 viene gestito dall’associazione Xiao Yan Rondine Che Ride. L’Associazione offre agli utenti animazione ed attività ludiche socio-educative per bambini, attività storico-didattiche, attività ludico-didattiche per scolaresche, passeggiate a cavallo, attività di cura degli animali ospitati, attività di laboratorio tra cui piantumazione, cucina e manipolazione. Il Parco ospita pure le attività dell’Estate Tranese.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 30 Ottobre 2021

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