Il tormentone di fine estate è terminato e i consiglieri regionali hanno fatto marcia indietro sulla liquidazione di fine mandato. Chi aveva fatto di questo una bandiera è stato il consigliere regionale Antonio Tutolo. Lo abbiamo intervistato.
Tutolo, una vittoria personale?
“Assolutamente no. Possiamo parlare di vittoria del buon senso, questo sì. Non che fosse scandaloso, ci mancherebbe. In altre regioni il tfm esiste. Però ritengo che il momento storico era inopportuno, assieme al modo e alla retroattività. Meglio così, dia retta a me”.
Pensa che tutti i consiglieri che oggi hanno votato per la revoca siano convinti?
“Dia retta a me. Tanti avevano manifestato la contrarietà al tfm ed erano rammaricati. Lo stesso Emiliano da quel che so non lo voleva e onestà dico che nella revoca Emiliano ha giocato un ruolo determinante”.
Se fosse rimasto il tfm avrebbe dato buon gioco alla cosiddetta antipolitica?
“Non sono in grado di dirlo. Però a tutti coloro che criticano la politica e guardano da fuori le cose dico che il 90 per cento di chi si indigna probabilmente non restituirebbe neanche un pacchetto di sigarette vuoto se ne avesse possibilità per legge, evitiamo la demagogia e l’ ipocrisia moralista. Quanto a me avevo fatto la stessa cosa dopo essermi dimesso a Lucera da sindaco”.
Ultimamente lei ha fatto due battaglie, quella per la legge sulle visite ai pazienti ammalati di Covid e questa sul tfm, entrambe con successo…
“Le ribadisco che non sono vittorie mie, ma del buon senso”.
Ora si sta concentrando sulla statale 16 nel foggiano…
“Quello è il simbolo chiaro e palese della disattenzione nei riguardi della provincia di Foggia. Non il solo, ad esempio manca l’acqua alle campagne e l’agricoltura subisce danni, penso al Tavoliere. Nel foggiano e sul Gargano la vivibilità è carente, ci mancano le infrastrutture, penso alla superstrada nel Gargano. Ho varie volte chiesto, senza ottenerlo, un Consiglio Regionale monotematico sulla Provincia di Foggia. Tornerò a farlo. Se non lo accettano non escludo forme di protesta clamorosa da parte mia”.
Bruno Volpe
Pubblicato il 28 Settembre 2021
