Tutte le bugie raccontate sull’ex Caserma Rossani, tra promesse ed occasioni perse
Intervengo in prima persona, da coordinatore circoscrizionale e capogruppo di Forza Italia della Circoscrizione Carrassi-San Pasquale perché devo, per forza di cose, intervenire sul dibattito, innescato da un candidato del centrosinistra alle primarie da sindaco, sul futuro della Caserma Rossani. Se costui, candidato espressione totalitaria dell’attuale primo cittadino e della sua deficitaria amministrazione uscente, parla di fare chiarezza sul futuro della Caserma Rossani, credo che un consigliere, come il sottoscritto, che vive il quartiere giornalmente, abbia il diritto di tentare di riportare la verità ad una cittadinanza stanca di una politica del nulla, cui il suddetto candidato vorrebbe succedere, continuando a promettere ancora … il nulla! Ebbene, dapprima i fatti: nel 2008 si è concordato il passaggio della Chiesa Russa e del palazzo Prefettura al Patriarcato di Mosca in cambio della area Rossani e di una somma in denaro. Ebbene tale permuta ha fruttato ai baresi, a tutt’oggi, soltanto un parcheggio realizzato proprio su idea del suddetto candidato! Bisogna sapere che il Patriarcato di Mosca si è anche impegnato a versare circa 13 milioni di euro (il governo Berlusconi nel 2008 stabilì in cinque anni) al Comune di Bari per ristrutturare la ex caserma Rossani. E allora è bene specificare che il governo ha versato nelle casse comunali solo le prime due rate (quindi 5,2 milioni di euro) in quanto, giustamente, prevedeva la dimostrazione della capacità di spesa da parte del Comune di Bari, capacità che evidentemente è stata disattesa pur avendo avuto quasi sei anni a disposizione. Analizzando le poste di bilancio 2014, previste per Carrassi – San Pasquale, la cifra presente destinata alla Rossani non è neanche interamente disponibile (risultano infatti disponibili circa 3,5 milioni di euro, chissà dove sono finiti gli altri 1,7 milioni?) Dunque il candidato sindaco come pensa di spendere denaro di cui il Comune di Bari ancora non è entrato in possesso (sono state versate solo due delle cinque rate previste ciascuna da 2,6 milioni di euro) e che non ha peraltro destinato nel costituendo bilancio? Si parla, poi, nel fantasioso intervento, di un ulteriore finanziamento proveniente dalla regione di cui si parlò nel 2011 senza darne, in quasi tre anni, mai seguito. Adesso il suddetto candidato parla dell’utilizzazione di tale finanziamento addirittura nei primi cento giorni del suo futuristico mandato! Ma di cosa si parla? E il parcheggio della Rossani?: non si è avuto nemmeno la decenza di asfaltare l’area! Continuando poi nella ricostruzione dei fatti, bisognerebbe anche ricordare che in un consiglio circoscrizionale del lontano 2008, era stato proposto dal centrodestra un ordine del giorno, approvato all’unanimità, che obbligava l’Amministrazione centrale, di cui il candidato alle odierne primarie del centrosinistra faceva parte, a trovare una sede alternativa alla sesta circoscrizione, prima di effettuare la cessione della Chiesa Russa. Ebbene la stessa amministrazione, guidata dall’attuale sindaco, aveva individuato la palazzina comando della Caserma Rossani come probabile sede della Circoscrizione Carrassi – San Pasquale: che fine ha fatto quella promessa e quel progetto? Inoltre, a causa di questa totale inerzia dell’attuale Amministrazione, la sede della VI Circoscrizione è stata trasferita a Mungivacca: è vero che è di attualità parlare di “Decentramento amministrativo”, ma lo stesso termine sarebbe riferito ai poteri e non alle sedi: gli uffici circoscrizionali di Carrassi-San Pasquale-Mungivacca sono talmente decentrati che il 90% dei residenti non sanno nemmeno dove siano! Questo dissennato comportamento si è poi tradotto anche in un ingente danno economico per le casse del Comune di Bari: viene erogato, al proprietario privato della attuale sede circoscrizionale, un fitto mensile di 12mila euro, oltre Iva: parliamo di circa 185mila Euro annui! E allora in oltre cinque anni sono stati spesi circa un milione di euro! Se si fosse spesa quella somma per ristrutturare la palazzina comando della Rossani, oggi avremmo un immobile di proprietà ristrutturato e una sede circoscrizionale in posizione decisamente più fruibile per i cittadini della sesta circoscrizione! Infine, vorrei sottolineare che un’ area strategicamente straordinaria per lo sviluppo della nostra città deve essere gestita oculatamente, tenendo presenti i bisogni dei cittadini; mi pare pertanto sia assolutamente populistico affermare che lo sviluppo di tale area sarà gestito da comitati e associazioni, il cui contributo è senz’altro fondamentale, ma che fino ad oggi sono stati completamente ignorati! Parlare di “ ..mostre permanenti e temporanee, laboratori e workshop…” palesa nuovamente i presupposti di continuare a prendere in giro una città già allo stremo delle forze che ha, invece, bisogno di fatti finalmente concreti. Non mi pare che tali fatti possano essere realizzati da chi ha avuto molti anni per farlo e non solo non lo ha mai fatto, pur avendo anche le risorse disponibili, ma non lo ha nemmeno preventivato, per poi “improvvisamente ravvedersi” in prossimità delle elezioni amministrative! L’unica certezza di questa triste vicenda è che la bandiera della nostra città, all’ingresso della Chiesa Russa, venne immediatamente rimossa all’indomani della sua “generosa” cessione al Patriarcato di Mosca.
Pierpaolo Ruggiero
Pubblicato il 31 Gennaio 2014