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Tutto pronto anche in Puglia per le primarie del Pd

L’apparato organizzativo del Pd pugliese ha già tutto pronto per l’appuntamento di partito delle primarie nazionali finalizzate ad individuare colui che prenderà il posto di segretario, lasciato libero circa un anno fa da Matteo Renzi. Infatti, l’appuntamento di domenica prossima, 3 marzo,  – come è noto – dovrà sancire chi dei tre aspiranti segretari, Maurizio Martina, Roberto Giachetti, e Nicola Zingaretti, dovrà guidare il Pd per uscire dalla delicata fase di crisi in cui si è ritrovato il partito dopo le elezioni politiche del 4 marzo del 2018.  In Puglia, secondo quanto riferisce il responsabile organizzativo regionale delle primarie del Pd, Franco Cuna, i seggi previsti sono 250 e saranno allestiti prevalentemente nelle sedi del partito, ma anche in gazebo, biblioteche e locali comunali. E dove saranno impegnati complessivamente circa 800 volontari, tra simpatizzanti e iscritti, per sovraintendere alle operazioni di voto prima ed a quelle di scrutinio successivamente. I seggi saranno aperti dalle ore 8,00 ininterrottamente fino alle ore 20,00 e la conta dei voti avverrà subito dopo la chiusura. In teoria la possibilità di voto è aperta a tutti gli elettori, ma l’auspicio è che ad esprimersi sia innanzitutto gli elettori del Pd e del centrosinistra, però non è da escludere che qualche elemento estraneo a quest’area politica possa comunque presentarsi ai seggi e votare per scegliere il futuro segretario nazionale Dem. Per votare, infatti, è sufficiente esibire un documento di riconoscimento, ma mentre per coloro che sono iscritti al Pd la possibilità di scelta è gratis, per tutti gli altri elettori è consentita solo a pagamento, in quanto per questi ultimi la possibilità di voto è previo pagamento di un ticket di due Euro. A Bari e Taranto, dove i seggi saranno più di uno e dislocati nei diversi quartieri cittadini, per votare sarà necessario esibire anche la tessera elettorale. Nelle primarie del Pd di domenica si scelgono anche i componenti dell’Assemblea nazionale dei Dem che per la Puglia sono complessivamente 54, da suddividere proporzionalmente al peso territoriale dei nove collegi elettorali in cui è stata suddivisa la nostra regione. Ma il nome del prossimo segretario nazionale Dem sarà sancito direttamente dai partecipanti alle primarie di domenica solo se un dei tre candidati riporterà il 50% + 1 dei voti validi. Diversamente l’elezione del segretario sarà spostata di 15 giorni ed avverrà in Assemblea nazionale, in base alle alleanze che in quella sede si riusciranno a chiudere. Sulla carta il favorito nella corsa delle primarie è il governatore della Regione Lazio, Zingaretti, ma non è da escludere che la partita non possa chiudersi domenica sera, se quest’ultimo non riuscisse a superare la soglia minima per l’elezione diretta. Nella nostra regione Zingaretti alle primarie è sostenuto da due liste: “La Puglia per Zingaretti” che è diretta emanazione della componente Dem che fa capo al governatore Michele Emiliano e dalla lista “Piazza grande” che identifica tutti gli altri esponenti del Pd pugliese che, pur sostenendo il governatore laziale nella corsa alla segreteria, non si riconoscono nella corrente politica di Emiliano. Mentre Martina e Giachetti in Puglia hanno una sola lista di sostegno a testa. In particolare, tra i nomi a sostegno dell’ex ministro all’Agricoltura, Martina, a Bari ci sono i già renziani Antonio Decaro, Primo cittadino e sindaco metropolitano nonché presidente dell’Anci, ed il segretario regionale del Pd, l’onorevole Marco Lacarra. Perciò quella di Bari e provincia è sicuramente la conta più attesa nel Pd pugliese, ma anche negli Uffici romani del partito, a Largo del Nazzareno, dove non saranno di certo sottovalutati i risultati baresi, ai fini delle successiva valutazioni interne, da chiunque sarà l’eletto al vertice del Pd nazionale. Le aspettative all’interno del partito per le primarie pugliesi di domenica sono di una partecipazione compresa tra i 50 e 70mila votanti. Un dato, quest’ultimo, nettamente inferiore a quello delle primarie per il segretario di due anni fa, quando in Puglia si raggiunse il record di 156mila partecipanti, o a quelle del dicembre 2013 che raggiunse la ragguardevole partecipazione di 123mila votanti. Però, ora sarebbe velleitario pensare a simili livelli di partecipazione, sia perché il Pd – come è noto – è in caduta libera anche in Puglia, sia perché nelle precedenti elezioni primarie a far da volano per il voto ai gazebo era soprattutto, nel 2013, l’entusiasmo di una competizione in cui l’allora Primo cittadino di Firenze, Renzi, con la promessa di rottamazione sfidava i “Gota” del Pd, ed invece due anni fa la presenza nella corsa contro il segretario uscente, lo stesso Renzi, del governatore pugliese, Emiliano, che ora non è più neppure iscritto al Pd. Pertanto, qualunque sarà il dato pugliese di partecipazione a queste ultime primarie e chiunque dei tre sarà il prossimo segretario, per la Puglia  ai fini politici interni verosimilmente inciderà assai poco, perché a Roma probabilmente per la Puglia “alea iacta est”. O meglio, per il Pd pugliese “i giochi sono (forse) già fatti”.

Giuseppe Palella

 

 


Pubblicato il 2 Marzo 2019

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