Cronaca

Tutto pronto per la celebrazione del triduo

Tutto pronto per la celebrazione del triduo laico- religioso della Traslazione delle ossa di San Nicola. E’ la 935 edizione (1087- 2022). Per capirne di più ed esaminarne giorno per giorno la dinamica e il significato, il Quotidiano ha intervistato il più autorevole biografo di San Nicola, il domenicano Padre Gerardo Cioffari.

Partiamo dal giorno sette, quello comunemente noto come la Caravella o corteo storico: che cosa rappresenta?

“E’ una manifestazione laico- religiosa, anzi maggiormente laica, in cui si fa memoria dell’arrivo a Bari delle reliquie del santo trafugate da alcuni commercianti che erano andati in Turchia per vendere cereali. Una volta a Myra, trafugarono le ossa del santo che, sia detto per inciso, era famoso qui a Bari e in molti altri luoghi, già prima di arrivare a Bari. Anzi il nome Nicola a Bari era il secondo dopo Giovanni ben prima dello sbarco delle reliquie. Un secondo aspetto, non meno importante, era la tradizione invalsa in molte città, di trafugare reliquie di santi. Era una prassi che serviva ad incrementare visibilità e commerci. Le reliquie infatti contavano molto ai fini del turismo religioso che anche allora era fiorente, spesso risolveva i problemi economici delle città ove si trovavano sepolte”.

Veniamo al giorno 8…

“Una giornata mista tra devozione popolare e religiosa. In un certo senso si fa memoria di Nicola come patrono del mare e dei marinai. In tante città di mare del resto vi è la tradizione di collocare la statua del santo patrono  e di metterla a cento metri dalla riva per farla venerare ai pellegrini”.

Il 9 maggio…

“Quella è la festa religiosa per eccellenza, quella nella quale correttamente si fa memoria della traslazione delle reliquie. Vi sono molte messe in Basilica e nel pomeriggio il vescovo assieme al Priore, estrae dalla tomba di Nicola la tradizionale manna. Oggi si fa una sola volta all’ anno, prima accadeva più spesso”.

Qual è lo stato di salute della popolarità di Nicola?

“Non buono, constatiamo che è maggiormente amato in Russia e nei paesi di confessione ortodossa. Oggi è in voga, correndo dietro al capitalismo americano, la tendenza a distruggere i segni della fede e della tradizione. Bisogna ammetterlo, ma la Russia, vale lo stesso per la Bielorussia e l’Ucraina, è una nazione che ha mantenuto ferme e solide le sue origini e tradizioni cristiane e le difende con attaccamento. Probabilmente crea un certo fastidio per questo”.

Toglierebbe per le vicende belliche la statua di Nicola su sagrato, quella donata da Putin?

“Una sciocchezza, i segni storici non devono essere eliminati”.

Breve calendario: domani sette maggio alle 20, 30 Corteo Storico (Caravella). Domenica 8 la statua alle 10, dopo la messa sul molo, si imbarca. Si esibiranno alle 16, 30 le frecce Tricolori. Alle 20,00 sbarco. Il giorno 9 messa solenne in Basilica con estrazione della Manna, celebrata dall’ arcivescovo. Va detto che la sagra torna finalmente in presenza dopo due anni di stop causa pandemia.

Bruno Volpe

 


Pubblicato il 6 Maggio 2022

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