Cronaca

“Un 2023 ricco di sfide e di traguardi da raggiungere”

Determinata manager dalle larghe vedute. Parliamo della dottoressa Francesca Portincasa, Direttore  Generale di AqP, un’autentica eccellenza e vanto non solo pugliese. Con lei in questa intervista affrontiamo il 2023 di AQP, come sarà e in che cosa consisterà. Insomma, una chiacchierata a tutto campo. E parla di un 2023 ricco di sfide e di traguardi, insomma ambizioso.

Dottoressa Portincasa come sarà il 2023 di AQP?

“L’anno da poco iniziato si presenta ricco di sfide e di traguardi da raggiungere. A cominciare da quelli indicati dal Piano Strategico 2022 -2026: in un contesto globale caratterizzato da eventi climatici estremi e proiettato verso un futuro energetico alternativo, l’Acquedotto Pugliese vuole porsi come l’operatore di riferimento per lo sviluppo sostenibile del territorio, in grado di valorizzare le naturali sinergie tra il settore idrico, energetico e dei rifiuti”.

 

Quali i progetti e i lavori in cantiere?

 

“Le tre priorità che guidano la nostra azione e che abbiamo espresso nel piano strategico 2022 – 2026 sono: tutela della risorsa idrica con l’obiettivo di recuperare 44 milioni di metri cubi di acqua, implementazione di un sistema di economia circolare con la gestione in house di 130 mila tonnellate di fanghi e accelerazione sulla transizione energetica arrivando a produrre nel 2026 oltre 90 GWH di energia da fonti rinnovabili autoprodotta. Per l’attuazione del piano industriale sono previsti investimenti per 2.031 milioni di euro di cui la maggior parte (oltre l’85%) dedicata a migliorare la qualità del servizio ai clienti e alla mitigazione dell’impatto ambientale tramite la riduzione delle perdite e il raggiungimento di nuove frontiere tecnologiche nell’ambito del sistema di depurazione. Per dare un ordine di grandezza, riuscire a salvare 44 milioni di metri cubi di acqua significherebbe soddisfare ulteriori 44 giorni più un mese di fabbisogno di acqua a beneficio di ognuno dei 4 milioni di cittadini serviti da Acquedotto Pugliese”

 

 

 

Qual è il ruolo di Aqp?

 

“Quello di punta di diamante di un sistema – il Sistema Puglia – che si caratterizza per la qualità e l’efficienza dei servizi offerti dalle aziende in capo alla Regione a una comunità in grande fermento ed espansione. Occuparsi del Servizio idrico integrato – dall’erogazione alla depurazione al riuso della risorsa – in un territorio così vasto e articolato, significa realizzare le condizioni per il maggior benessere dei cittadini e l’ulteriore sviluppo dell’economia e delle imprese”.

Ci può descrivere il rapporto tra la Puglia e l’Acquedotto Pugliese?

 

“Il legame che unisce Acquedotto Pugliese al suo territorio è davvero speciale. Per ragioni storiche, sociali ed economiche. E’ dai primi del Novecento che, grazie all’ avvento dell’acqua pubblica i cittadini di questa regione hanno potuto riscattare un passato di arretratezza sociale, economica e culturale. Il benessere e lo sviluppo della comunità determinati dalla nascita di AQP hanno portato la Puglia, nel corso degli anni a giocare un ruolo di assoluto rilievo nazionale e internazionale”

 

 

Che cosa fa di Aqp un’impresa tanto affidabile?

 

“La credibilità che AQP riscuote tra i cittadini e le istituzioni è testimoniato da una serie di indicatori. A cominciare dal grado di soddisfazione mostrato dai clienti per l’efficienza e la qualità del servizio sino ai risultati economici e finanziari, con un bilancio che registra da anni numeri davvero interessanti. Il 2022 si è chiuso con un miliardo di lavori appaltati: un dato che va considerato nella sua complessità, non solo come investimento finalizzato a migliorare il servizio ma anche per la positiva ricaduta sul territorio in termini di nuove commesse e maggior occupazione”.

 

Tocchiamo un tasto dolente: le perdite d’acqua sulla rete…

 

“Quello della dispersione della risorsa lungo la rete è uno dei problemi più seri e antichi di AQP. Ma, in realtà, si tratta di un “classico”, della principale criticità di ogni struttura deputata al trasporto e all’erogazione dell’acqua. Basti pensare che mediamente in Italia si perde “per strada” il 47% della risorsa immessa in rete. E, tuttavia, l’Acquedotto Pugliese è fortemente impegnato sul tema, con l’obiettivo di realizzare elevati recuperi di acqua, come tra l’altro impongono le sempre minori disponibilità idriche a causa della crisi climatica. Ai piani di risanamento delle reti già realizzati, a partire dal 2013, sono pronti a seguire gli altri, destinati a protrarsi sino al 2045. Saranno interessati, progressivamente, quasi tutti i comuni pugliesi con un impegno di spesa pari a 1,7 miliardi di euro. Una vasta progettualità, un grande sforzo operativo il cui obiettivo sarà già dal 2026 un recupero di 44 milioni di metri cubi d’acqua”.

 

Quale bilancio può fare del 2022?

 

“Al di là dei dati economici – ancora in fase di analisi ma che certamente faranno registrare nuove e più confortanti performance – vorrei porre l’attenzione su un aspetto che non considero affatto secondario e che al contrario, per quanto mi riguarda, è di un’importanza strategica per il futuro dell’azienda: la qualità della vita e del lavoro di quanti sono in Acquedotto Pugliese. Il 2022 è stato un anno di dialogo franco e continuo, organizzato in molteplici forme e in diverse occasioni, con tutte le persone che compongono questa grande famiglia. Un dialogo improntato al rispetto e alla valorizzazione delle capacità di ognuno, sia pure nel quadro delle esigenze complessive della società. Col fine di valorizzare il più grande e più importante capitale dell’azienda: le donne e gli uomini che con professionalità e passione assicurano un servizio così prezioso a tutti i cittadini”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 17 Gennaio 2023

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