Un Bari che cambierà modulo e dovrà continuare a macinare punti
Ieri le dichiarazioni del direttore e club Manager Matteo Scala dove ha chiaramente detto senza giri di parole che con Vivarini già si è intravisto un cambio di filosofia ed atteggiamento. Qualcosa non andava evidentemente lo si era visto già post-partita Avellino –Bari, quando il club manager Scala non era soddisfatto più che del risultato in sé ma della prestazione anonima come altre che poi si sono susseguite. A nulla è servita la buona prestazione contro la Virtus Francavilla, in realtà tre tiri molto pericolosi tutti nel secondo tempo ma quando poi si è incassata la rete la squadra si è spenta. Mister Vivarini dovrà lavorare non solo sul piano atletico della squadra che dura un tempo e poi si scioglie come neve al sole, citando la canzone del compianto Pino Daniele, ma anche da l punto di vista psicologico. In questo dato momento, ritornano alle orecchie dei lettori stessi, le dichiarazioni dell’ex tecnico Giovanni Cornacchini in cui chiedeva ‘serenità’ salvo poi attaccare qualche media per le critiche o ‘referendum’ sul possibile esonero o meno. Un clima molto nervoso iniziato da dopo la sconfitta patita in Coppa, con le tracce del bel gioco visto a luglio scomparse e dissoltesi perché dal 4-3-1-2 o similare, si è passati ad un 3-5-2 che in realtà era più un 5-3-2 che in ogni ripresa diveniva una sorta di 3-4-3 con tutti gli esterni dentro. Troppa confusione per una squadra costruita per vincere il campionato, probabilmente come giustamente detto da un altro giornalista affermato è stata messa una Ferrari in mano ad uno che non aveva le competenze per guidarla. Ma dagli errori si cresce, la società ne è consapevole e non ha aspettato ulteriore tempo, prendendosi anche un rischio grosso, quello di esonerare un tecnico a due giorni e mezzo da una difficilissima sfida, quella contro il Monopoli. Rischio vinto, perché un punto ottenuto contro il Monopoli di Scienza è stato il buon viatico per il successo di sabato sera, e poco importa se il bel gioco non c’è, la squadra almeno nei primi tempi ha dimostrato di voler comandare il pallino del gioco. Da questa settimana, il tecnico, non l’ultimo degli arrivati sta lavorando intensamente a portare delle migliorie sotto i tutti i punti di vista, ma quello che conterà maggiormente è continuare a macinare punti pesanti ed al San Nicola è ancora vuota la casella delle vittorie. I precedenti al San Nicola sono tre, tutti favorevoli ai biancorossi, l’ultimo in campionato in serie risale al 14 novembre 1982, il Bari si impose per 3- con doppietta di De Martino e Gigi De Rosa, mentre per loro segnò Pavone, quel Bari arrivò ultimo e retrocesse in Serie C, mentre la Cavese arrivò sesta, e vinse il campionato il Milan di Franco Baresi.
Marco Iusco
Pubblicato il 2 Ottobre 2019