Un Bari che emoziona e fa emozionare, a partire da LDL
Il calcio è capace di regalare emozioni incredibili per le vittorie ma anche in caso di sconfitta, specie quando capita che si arriva alla fine ed alzi bandiera bianca per un soffio vitale. Potrebbe essere il caso del Bari che soltanto due stagioni fa tramite i playoff, nonostante fosse la favorita in uno stadio non suo, dovette arrendersi contro la Reggiana, pagando dazio anche per un arbitraggio non all’altezza di una finale di playoff di C. Domenica pomeriggio ai microfoni di TeleBari è successo proprio al numero uno della società ed Amministratore Unico. Luigi De Laurentiis di emozionarsi e con voce emozionata commentare la vittoria dopo un periodaccio per tutte le imprese, causa Covided aver visto diecimila tifosi a spingere il suo Bari al successo lo hanno spinto ad emozionarsi come un bambino. Il miracolo Bari partito quest’estate dalla costruzione di un organico puntellato all’ultimo giorno di mercato con rinforzi di categoria, e assemblato dal tecnico Michele Mignani. Un Bari che viaggia sulla stessa lunghezza d’onda del suo allenatore e che è riuscito a vincere nonostante dall’altra parte c’era una squadra che si difendeva in dieci e che in altri tempi non lontani ci avrebbe castigato come è successo a tante squadre che hanno fatto imprese al San Nicola e sui propri campi. La scorsa stagione alla penultima partita di campionato, capitò alla Turris di mister Bruno Caneo di impartire una lezione di gioco ed umiltà ai ragazzi di Auteri che scesero in campo a Torre del Greco con presunzione e scarsa attitudine a voler vincere la partita. Per vincere i campionati lo si fa anche con partite vinta sul rush finale, o concretizzando quelle poche occasioni prodotte, perché serve la continuità di risultati, ed è giusto magari che i tesserati facciano dichiarazioni, ‘La classifica ora non conta’, però è altrettanto vero che quando si insegue la possibilità e margine di errore è molto più alta, ed a livello psicologico è molto più pesante. Ma il Bari non deve pensare a questo e continuare il proprio cammino soprattutto in vista di sfide molto intense e contro squadre che giocano a viso aperto a partire dai campani della Turris, migliore attacco del girone e secondi in classifica, per qualcuno vera sorpresa del campionato sin qui, ma per coloro che conoscono invece il tecnico dei corallini e l’identità che ha già dato dal finale dello scorso campionato non è un mistero che la formazione dell’ex giocatore della Roma si trova nella parte sinistra della classifica e nel gruppetto di testa. Al termine, tuttavia, di Bari-Monopoli si è presentato in sala stampa dopo aver prima parlato ai microfoni ufficiali, il terzino Giacomo Ricci, autore dell’assist per Scavone. Il giocatore ha fatto la sua disamina, mantenendo i piedi ben piantati per terra e ringraziando il pubblico: “E’ stata una vittoria voluta. Abbiamo preparatola gara in questo modo. Nel primo tempo abbiamo avuto qualche difficoltà, ma senza subire. Sugli esterni dove loro giocando a 5, hanno coperto bene, poi abbiamo trovato gli spazi e campo e siamo cresciuti sino a segnare. Il pubblico? Sicuramente è stato molto bello, ti dà una spinta in più e quando hai bisogno loro ci sono E’ davvero il dodicesimo uomo in campo”. Infine su un simpatico aneddoto rivelato da mister Mignani in conferenza dove ha ammesso che Ricci stava per uscire, il giocatore ha risposto; “Non mi ero accorto di essere tra i possibili cambi. Mi è stata servita la palla, ho visto Scavone e Marras in area ed ho servito una palla morbida, e Manuel ci ha pensato. Siamo partiti bene il primo tempo, poi è un derby e lo sentivamo. Era bello vincere davanti ai nostri tifosi”. Sulla prossima gara daccapo contro una seconda in classifica il difensore ha concluso: “Stiamo pensando già alla gara di domenica ed abbiamo visto che la Turris ha vinto. Ci aspetta un altro scontro al vertice anche se guardare la classifica potrebbe far montare la testa ed è meglio non pensarci. Pensiamo a continuare così e a lavorare”. Da oggi la squadra tornerà a lavorare e sicuramente all’antistadio ci sarà un nutrito gruppo di tifosi ad accoglierli, nella speranza che come riportato da un comunicato dei gruppi organizzati del tifo biancorosso, potranno rientrare anche loro a dare il proprio supporto, se gli stadi torneranno alla capienza del 100%. (Ph. Tess Lapedota).
Marco Iusco
Pubblicato il 5 Ottobre 2021