Un Bari inguardabile perde contro il Sudtirol
Sfruttata una grave ingenuità difensiva ma soprattutto un atteggiamento sbagliato ed una sterilità offensiva
Ci risiamo! Il Bari cade dopo due vittorie di fila contro un Sudtirol che ha sfruttato una grave ingenuità difensiva ma soprattutto un atteggiamento sbagliato ed una sterilità offensiva. Il Bari, presentatosi allo stadio “Druso” di Bolzano, senza capitan Di Cesare per squalifica e Maita infortunato ha cambiato quattro undicesimi lasciando in panca anche Menez. Settima sconfitta stagionale per i biancorossi cohe nel primo tempo era andata sotto soprattutto nel possesso anche con un 70% e gli attaccanti troppo isolati. Nessuna colpa da imputare al tecnico che ci ha provato ed affidato ai giocatori a disposizione che dovevano invece vendere cara la pelle, dare il oltre i loro limiti caratteriali e fisici, per quegli oltre 800 tifosi e perché la società stessa e presidenza è arrivata a mettere il terzo tecnico ina stagione nata male e che sta andando peggio. Non si era divenuti campioni dopo due vittorie non si può essere diventati brocchi dopo una sconfitta,ma di sicuro si può e si deve uscire dal campo sino all’ultima goccia di sudore, accettando fischi e contestazione legittima in quel caso. Un passo indietro per la squadra di mister Iachini, sempre e molto onesto anche nel post-gara, che avrà moltissimo da lavorare anche se il tempo non c’è e la squadra tra poco più di 48 ore dovrà scendere in campo contro il Catanzaro, reduce da una bella vittoria. Tra i gesti da condannare, la spinta fuori luogo per eccessivo nervosismo di Matino ad un raccattapalle. Un Bari che la cattiveria agonistica la deve mettere in partita e che invece ha subito per un tempo la maggiore pressione degli avversari, fisicità e fraseggio e che nella ripresa dopo esser partito decentemente ha subito un gol evitabilissimo da palla inattiva per dormita generale della difesa, con errore anche di Benali che è rimasto fermo, e l’attaccante dei gli avversari incuneatosi nel corridoio tra i difensori, è stato atterrato da Brenno irregolarmente, Onestamente ewra una partita da 0a0 perché il Sudtirol non ha fatto molto meglio, se non una cosa che vale moltissimo, l’averci creduto di più e poi certe partite si vincono con gli episodi come una settimana fa era successo al Bari. Nulla è da buttare, ma bisogna cambiare atteggiamento e mettere quella cattiveria sul campo, non a perdersi contro polemiche ed accenna di rissa contro gli avversari. Il Bari scende al decimo posto in classifica a 33 punti, distante solo ad una lunghezza dal Brescia, con una partita delicata e complessa martedì sera contro il Catanzaro dell’ex tecnico biancorosso, Vincenzo Vivarini, uno dei rimpianti della gestione De Laurentiis. Dare un dispiacere all’ex tecnico e tentare di fermare la corsa dei calabresi, ritornando ad una vittoria che manca dal 29 ottobre contro il Brescia, potrebbe essere l’inizio di un nuovo campionato. Ma bisogna andare oltre i propri limiti di una squadra che al momento ne ha palesati tantissimi.
LA VOCE DEL TECNICO – Nel post gara ai microfoni di RadioBari, partner ufficiale della SSC Bari, ha analizzato la brutta sconfitta mister Beppe Iachini, sempre lucido ed onesto come pochi, intellettualmente: “Abbiamo fatto in fase di non possesso una discreta gara, il gol è arrivato da un errore di lettura. Non abbiamo fatto quello che abbiamo preparato nella fase di possesso, dobbiamo crescere. Abbiamo sbagliato a livello tecnico, su quello dobbiamo crescere velocemente. Nel secondo tempo siamo ripartiti meglio, ma dobbiamo essere più incisivi”. Sul fatto che si è assistito ad un tecnico più calmo la guida ha spiegato che era stato redarguito. Sulle scelte tecniche: “Volevo creare una catena mancina a sinistra, per aprire la loro difesa e andare al cross sul secondo palo. Quando ho visto che non stava funzionando, per coprire su Casiraghi ho scambiato Acampora e Edjouma. Dispiace per i nostri tifosi presenti”: Sull’atteggiamento non consono, Iachini ha concluso, estendendo il suo pensiero ad una risposta sul calcio di rigore assegnato al Sudtirol: “Avevo chiesto di aggredire alti, ma non l’abbiamo fatto con la veemenza che serve in questo campionato. Sarà motivo di lavoro. Il rigore? La palla è rimbalzata in area, era una lettura semplice, non so se Brenno l’ha chiamata e magari non ha visto l’avversario. E’ un peccato perché non era un’occasione da gol e ha spostato l’ago della bilancia”. (Ph. SSC Bari).
Tabellini & pagelle
SÜDTIROL (3-5-1-1): Poluzzi 6; Giorgini 6, Scaglia 6.5, Cagnano 7; Molina 6.5 (34’ st El Kaouakibi sv), Tait 6 (34’ st Rauti sv), Kurtic 6 (20’ st Lonardi 6), Arrigoni 7, Davi 7; Casiraghi 7 (34’ st Odogwu s.v.); Pecorino 7 (17’ st Merkaj 6). A disposizione: Drago, Mallamo, Ciervo, Broh, Cisco, Kofler, Peeters. Allenatore: Valente 7.
BARI (4-3-1-2): Brenno 5; Dorval 5, Matino 5, Vicari 5.5, Guiebre 4.5 (23’ st Ricci 5.5); Edjouma 4.5 (35’ st Bellomo 5.5), Benali 4.5, Acampora 4.5 (23’ st Lulic 5); Sibilli 5.5; Kallon 4.5 (1’ st Nasti 5.5), Puscas 5 (35’ st Menez 5.5). A disposizione: Pissardo, Pucino, Zuzek, Dachille, Maiello, Morachioli, Achik. Allenatore: Iachini 5.5.
ARBITRO: Maria Sole Ferrieri Caputi di Livorno 5
ASSISTENTE 1: Alessio Tolfo di Pordenone
ASSISTENTE 2: Thomas Miniutti di Maniago
IV UFFICIALE: Dario Di Francesco di Ostia Lido
VAR: Antonio Di Martino di Teramo
AVAR: Avar Paride Tremolada di Monza
RETI: 60’ st rig. Casiraghi (Sudtirol)
Ammoniti: Benali (B), Cagnano (S), Scaglia (S). Recupero: 1’ p.t.-6’ s.t.
Marco Iusco
Pubblicato il 24 Febbraio 2024