Un bel sostegno per l’affitto: 15 milioni per il contributo alloggiativo
Non si spegne la luce sui contributi per i servizi sociali e soprattutto per un bene prezioso come la casa alla Regione Puglia. “Abbiamo mantenuto gli impegni presi, sia con le organizzazioni sindacali degli inquilini, sia con i Comuni, dando così una risposta alle legittime e pressanti richieste su un’emergenza sociale come quella della casa”. Così s’è espresso l’altro ieri l’assessore regionale alle Politiche Abitative, Alfonso Pisicchio, commentando il via libera dalla giunta regionale all’iscrizione in bilancio del finanziamento per il Fondo di sostegno all’affitto relativo all’annualità 2016. Confermata la somma di 15 milioni di euro, interamente finanziata dall’assessorato regionale alle Politiche Abitative, per la concessione di contributi alloggiativi sui canoni di locazione alle famiglie meno abbienti. Di questi 15 milioni 10 saranno poi ripartiti tra i Comuni che hanno partecipato al Fondo affitti sulla base del fabbisogno dichiarato; gli ulteriori 5 milioni di premialità saranno invece suddivisi sulla base del cofinanziamento da parte dei Comuni. “Un passo molto importante – ha inoltre spiegato Pisicchio – raggiunto anche grazie al lavoro di squadra con l’assessore al Bilancio Raffaele Piemontese. A dimostrazione che sulle politiche abitative e sociali l’attenzione della Regione Puglia è altissima, con un occhio particolare rivolto a Bari, dove la tensione abitativa è giunta alle stelle.Come non ricordare la rabbia dei cittadini aventi diritto al contributo per pagare l’affitto, qualche centinaio di euro che dovrebbe versare il Comune –su erogazione della Regione- alle famiglie bisognose che avevano partecipato quattro anni or sono al bando e alla graduatoria pubblicata da mesi? Allora Pisicchio rivestiva la carica di vicesindaco, ma aveva già l’attenzione rivolta a quel contributo che chissà perché, ogni anno, nonostante impegni e finanziamenti, arriva sempre in ritardo nella disponibilità degli aventi diritto, a Bari. E alla fine alcuni di quelli con più rabbia in corpo, decidono puntualmente di passare dalle parole ai fatti. E così magari, come nel 2014, giunta fresca Decaro, occupano l’area vicino al Palazzo di Città su corso Vittorio Emanuele, mettendo di traverso alcuni bidoni dell’immondizia per protestare, appunto, contro il Comune e soprattutto contro i ritardi accumulati da Comune di Bari e Regione Puglia. Un gruppetto di famiglie avevano come al solito chiesto di incontrare il sindaco Antonio Decaro il quale, senza farsi pregare troppo, rendeva le spiegazioni richieste e promesso che i fondi sarebbero stati sbloccati entro fine mese. Rispettando, più o meno, gli stessi tempi di sempre un po’ sfasati, come detto, quando gli aventi diritto si mettono in fila davanti agli sportelli della banca incaricata dei pagamenti proprio dopo la metà di luglio. Dunque, negli uffici comunali di Corso Vittorio Emanuele e dell’Ufficio Casa di piazza Ferrarese si lavorerà preso sodo per rispettare i tempi: a Bari sono in media 4mila le domande ammesse per il contributo alloggiativo, con poco più di seicento esclusioni in proporzione, passati pazientemente al vaglio della commissione competente per legge. E la procedura come sempre anche l’anno prossimo sarà praticamente ultimata quando anche i fondi della Regione saranno materialmente giunti nella disponibilità dello stesso Comune di Bari che potrà provvedere a disporre i mandati di pagamento presso la tesoreria comunale. Magari non senza provvedere ad un’anticipazione di cassa, procedura piuttosto complessa dopo che dall’assessorato al Bilancio e al Welfare comunale faranno sapere che i pagamenti seguono ai controlli di rito affidati all’assessorato regionale competente. Questi contributi, infatti, sono calcolati sulla base della somma che ciascun nucleo familiare paga come canone di locazione. Si tratta di fondi regionali attribuiti a ciascun comune, proporzionali alle somme investite per questo scopo dagli stessi Comuni.
Francesco De Martino
Pubblicato il 20 Luglio 2018