Cultura e Spettacoli

Un buon libro, un tuffo nella meraviglia

Ha un senso portare un ‘Alice nel paese delle meraviglie’ al di fuori della pagina scritta per farne un musical, un film, un balletto o uno spettacolo teatrale? Missione impossibile sostengono gli intransigenti in considerazione dell’inafferrabilità di questa storia. Ma è davvero una storia, questa? O è piuttosto un sottilissimo enigma matematico camuffato da narrazione surreale allo scopo di rendere un arcano accessibile solo all’indagatore meritevole?…. Nel IX capitolo di quest’opera La Regina Rossa domanda ad Alice se conosce la Finta Tartaruga. La piccola scuote il capo e aggiunge di non sapere cosa sia una Finta Tartaruga. Emblematica la risposta :  ‘E’ ciò di cui è fatta la zuppa di Finta Tartaruga’… Se allora quella di Carroll è per forza di cose una ‘finta-storia’, come tale si presta a giustificare un finto-musical, un finto-film o un finto-balletto… Tanto basta, ci pare, a ‘perdonare’ qualunque ardire, anche in campo ‘finto-teatrale’. Nel labirinto del grande autore inglese si è avventurata anche la Compagnia del Sole, che domenica scorsa era in cartellone al Piccolo Teatro di Bari Eugenio D’Attoma con ‘Alice nel libro delle meraviglie’. Spettacolo rivolto ad un pubblico molto ‘verde’ (ma in grado come spesso accade in questi casi di divertire – e persino di più – gli adulti al seguito), ‘Alice nel libro delle meraviglie’ raccoglie una selezione dei tasselli – assemblati con originalità – di cui si compongono ‘Alice’ e il suo altrettanto destabilizzante seguito, ‘Attraverso lo specchio’. All’interno di un quadrato d’erba in fondo al quale, stesa ad asciugare, pende biancheria che fa da fondale, svolazza frizzante un’Alice tutta brio e simpatia in un fresco contorno di coniglietti svampiti, cappellai matti, donne che abbaiano, cani parlanti, regine rosse ed altre imprendibili figure. Il valore di Antonella Carone, Francesco Casareale, Stella Addario e Tony Marzolla non è soltanto nella capacità inesauribile di stare in scena ma anche nel talento necessario a rimodulare l’intraducibile verbo di Carroll per esprimere un’idea personale di comicità. Qui si sfiora il grammelot, si guarda a Rodari, si celebra il culto del limerick, si strizza l’occhio persino al movimento dada. L’obiettivo è una lepidezza da varietà o da avanspettacolo che sia leggera e sfuggente, poetica ai limiti del non senso. Una cosa inattesa e più vicina di quanto si creda al mondo e alla sensibilità dei bambini. E tanto più preziosa perché funzionale al perorare la causa delle lettura, senza limiti di genere o d’età. Perché si tratti di Alice, di balene bianche, di miserabili, processi, sposi promessi o relazioni pericolose, ogni buon libro è un tuffo nella meraviglia – Hanno contribuito a vario titolo alla riuscita dello spettacolo : Marinella Anaclerio, Flavio Albanese, Giovanni Bellini, Luigia Bressan, Loris Leoci e Tiziana Laurenza.

 

Italo Interesse

 


Pubblicato il 28 Aprile 2016

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