Cronaca

Un corteo per la rinascita del “deserto” Libertà

Sarà un pomeriggio caldo, quello di domani, per i residenti del rione Libertà, ingannati dalle istituzioni assenti e silenti, sopraffatti da tanti di quei problemi che pochi o nessuno ha poi tanta voglia di elencarli. Nessuno tranne qualcuno, come Luigi e Michele Cipriani, dirigenti del Movimento Politico “”Riprendiamoci il Futuro”” che da sempre si battono in prima linea tra denunce, esposti e ricorsi e che domani pomeriggio, appunto, sfileranno per le vie del quartiere con l’annunciato corteo di protesta. Ma vediamo subito, a costo di ripeterci, i motivi d’una protesta che , a prescindere da chi scenderà per strada, raccoglie certamente rabbia, impotenza e consenso di chi abita al quartiere Libertà. Dunque, inutilmente finora il movimento guidato da Cipriani padre e figlio hanno segnalato che in Corso Italia e vie limitrofe, giorno dopo giorno, si aggravano sempre più degrado e sicurezza ed è sempre più a rischio l’incolumità dei residenti a causa dell’ormai cronica presenza 24 ore su 24 dei senza fissa dimora. Sotto i porticati dri binari sopraelevati delle ferrovie appulo lucane ogni santo giorno si radunano decine di migtanti che poi lì sotto trascorrono pure la notte, in mezzo a un degrado disarmante. Una situazione di pericolo e degrado, come detto, ignorata bellamente dalle istituzioni. A niente sono servite, infatti, le segnalazioni agli organi locali del governo e polizia di stato sui pericoli di ordine pubblico, finendo per far dire sempre più spesso ai residenti ammutoliti che forse si aspetta il caso grave o peggio. “Oramai sono persone da ritenersi residenti sotto i porticati Fal a tutti gli effetti, un tale stato di degrado dovuto all’inesistenza dell’amministrazione Comunale, ma anche gli altri organi pubblici da noi interpellati, che non hanno maiI fatto nulla di concreto per eliminare questa vera bomba sociale”, sbottano Michele e Gino Cipriani. Che guideranno la protesta di domani pomeriggio – …e non è certo la prima – a nome dei commercianti del quartiere LIbertà, soprattutto di quei pochi sopravvissuti della storica Via Manzoni, sempre più in agonia per una crisi che purtroppo sembra non passare mai, na anche “…per l’assenza di iniziative da parte di un assessore al Commercio noto per la sua indifferenza”. Ma i nodi da sciogliere al Libertà sono anche di natura sociale, visto e considerato che l’unico centro di aggregazione per gli anziani del quartiere, “grazie” a questa amministrazione, è stato chiuso definitivamente) e sono stati soppressi pure gli uffici anagrafici ubicati all’interno della sede del piccolo Municipio di via Trevisani con gli sportelli dell’azienda cittadina che eroga il gas. E che dire del già vecchio mercato coperto di Via Nicolai, in totale stato di abbandono e privo di servizi, finanche quelli più elementari, come pure il vicino giardino dedicato a Mimmo Bucci, quasid el tutto privo di manutenzione e guardiania, tanto da essere oramai diventato infrequentabile. Nel deserto/Libertà c’è infine spazio anche per l’ormai ‘ex’ distretto sanitario di Via Crisanzio, chiuso anch’esso da un bel po’ di anni con la scusa di lavori di ristrutturazione che, ovviamente, nessuno sa bene se e quando finiranno.

Francesco De Martino


Pubblicato il 7 Aprile 2022

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