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Un cratere e una discarica al posto del mercato coperto e del sito archeologico

 

Non è in sospeso, praticamente fermo, solo l’accordo di programma per la costruzione del mercato coperto di S. Pasquale all’interno dell’ex fabbrica Peroni di via Amendola, ma incagliata da anni, sempre al Comune di bari, ci sono le pratiche per l’avvio del PIRP e relativa acquisizione di Villa Giustiniani, detta anche la “casa rossa”. Un’altra piaga che potrebbe costare milioni al pubblico bilancio non lontana da uno scavo che, ormai da quasi due anni, ricorda come al termine di via Amendola, non lontano dall’incrocio con via Capruzzi, dovevano sorgere 31 box costruiti da un’impresa privata in cambio della concessione edilizia. Una pratica in sospeso che fa il paio con quella per acquisire Villa Giustiniani al patrimonio civico, via Adolfo Omodeo, davanti a un piazzale in cui cartacce, topi e spazzatura sono di casa. Tanto che proprio sabato il Comune di Bari ha dovuto rispondere dal suo sito a un cittadino che inondava l’ente con le foto dell’ultima discarica a cielo aperto, rassicurandolo che l’Azienda municipalizzata alla nettezza urbana sarebbe andata di corsa a ripulire. E dire che, nonostante l’erbaccia e i rifiuti siano sempre lì, tutta l’area e la storica villa dovrebbero essere acquisite come detto al patrimonio cittadino, da almeno quattro anni. Come quel mercato coperto che doveva sorgere non lontano in linea d’aria. E che rischia di rimanere un ‘aborto’ per sempre, visto che il Comune non sa più cosa fare, mentre l’impresa capitolina (l’altra parte esecutrice di quell’accordo approvato dall’Aula Municipale nel 2009) i suoi bei palazzoni li ha terminati e i relativi appartamenti venduti, oramai, quasi tutti. Ma anche sull’area di Villa Giustiniani l’ente guidato da Decaro pare indeciso su tutto, nonostante la questione anche in questo caso paresse essere avviata a una sia pur parziale soluzione dalla precedente amministrazione, guidata dall’attuale governatore Emiliano. Ora ricapitoliamo e procediamo con ordine. Il caso Villa Giustiniani, conm l’intenzione del Comune di farla propria, prende un’altra piega durante una delle numerose riunioni tenutesi per mettere a punto il Piano di Recupero Urbano delle Periferie (PIRP di S. Marcello) all’interno del quale era stata prevista la costruzione di una palazzina di otto appartamenti. Un’opera affidata all’Associazione Temporanea di Imprese dei Giovani imprenditori con la costruzione di un immobile da cedere al Comune di Bari, stando almeno agli accordi stipulati tra ente e privati nel progetto iniziale, realizzato su terreno di proprietà del Demanio. A tale scopo nel piano economico del PIRP vi è una posta di 1 Milione di euro da destinare all’acquisto dei terreni dal Demanio, che però, finora, è rimasto inutilizzato. Andiamo avanti. In fase di rimodulazione del progetto si individuò un altra area di proprietà dell’ex Istituto Autonomo Case Popolari che avrebbe ceduto gratis il terreno al comune. Come utilizzare quel milione di euro? L’allora Assessore comunale al Patrimonio Gianni Giannini pensò di intavolare una trattativa con gli eredi di Villa Giustiniani per l’acquisto del manufatto fatiscente ed area antistante ( una parte e soggetta a vincolo archeologico per presenza di ipogei). Ci si accordò per 620mila euro, ma nel corso delle ricerche catastali per perfezionare i contratti notarili, era anche emerso un relitto di terreno dell’area antistante di proprietà di certo Lacarra, omonimo del più noto ex assessore e consigliere regionale del Pd. Il capofila dell’ATI di allora era stato più volte sollecitato a sottoscrivere un atto preliminare con un anticipo di circa 50mila euro, che poi si sarebbe saldato dopo alcuni mesi. Ma il preliminare non e stato mai sottoscritto e circa undici mesi fa cambiato anche il capofila dell’ATI, dall’impresa guidata da Mazzitelli a quella di Debartolomeo e ad oggi tutto pare fermo. Un’acquisizione che, nei piani del Comune di Bari, permetterà di completare in maniera più organica e coerente l’intervento di riqualificazione dell’intero rione previsto dal PIRP San Marcello. Con il passaggio di proprietà, infatti, l’amministrazione comunale potrà eseguire interventi di restauro e recupero del rudere attualmente presente sul terreno, rendendolo utilizzabile da parte dei cittadini insieme all’altra struttura fatiscente dell’area (ex scuola adiacente alla parrocchia di San Marcello), al posto della quale sorgeranno la nuova sede della circoscrizione e un edificio residenziale. Il costo dell’operazione sarà finanziato con le risorse a disposizione del PIRP, senza oneri per il Comune di Bari, come annunciavano dal sito dell’Ente un anno fa per un’altra importante operazione portante di quest’amministrazione. Che però, come quella della costruzione del mercato di via Amendola e nonostante promesse e proclami, risulta ancora ferma, come detto all’inizio.

Francesco De Martino

 

 


Pubblicato il 29 Settembre 2015

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