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Un filo d’acqua dai rubinetti: Bari Vecchia ha sete

Proteste, petizioni e ancora proteste ma non cambia niente: è ancora emergenza idrica a Bari Vecchia, come denuncia l’ex consigliere comunale Michele Fanelli. L’acqua dai rubinetti, difatti, esce come un filo d‘olio e nei piani alti non la si vede più, con tutto il disagio che comporta e che abbiamo già denunciato più volte. “”La situazione igienico sanitario nel centro storico è molto precario con l’arrivo della stagione calda, la situazione sta precipitando, in molte zone della città vecchia si sono visti ratti di notevole dimensioni che fuoriescono dalle fogne. In molte zone della città vecchia come da molti tombini fuoriesce un fetore da vergognarsi””, attacca Fanelli in uno dei suoi tanti comunicati inviati a televisioni e giornali locali. Certamente queste condizioni non creano una situazione idonea e accogliente, dai tanti turisti che ora arrivano nella nostra città vecchia. Pertanto alla luce di questa grave situazione sanitaria chiediamo una derattizzazione e una disinfestazione in tutta la città vecchia e un lavaggio a tappeto di tutto il centro storico, perché va tutelato e preservato. Questi giorni è scaturita una polemica su come chiamare la città vecchia, alcuni la vogliono chiamare Borgo Antico, il  nostro non è un Borgo, è una città, il Borgo nasce extramoenia fuori le mura della città. “”Definire Bari vecchia Borgo Antico –ripete Fanelli riprendendo una vecchia polemica- è un’offesa alla storia della città, Bari vecchia è la sua giusta terminologia che può essere solo alternata con queste altre terminologie come  città vecchia, città antica e centro storico ma non certamente con la terminologia di Borgo Antico. Bari vecchia è il cuore antico della città che va tutelato, salvaguardato e rispettato””. Da chi, ancora non s’è capito, vista e considerata la latitanza di tutti gli enti competenti, dal Comune all’Ente Autonomo Acquedotto pugliese in primis…
 
Antonio De Luigi
 
 
 
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 24 Maggio 2011

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