Cronaca

“Un futuro molto difficile per l’olio pugliese”

“Prevedo un futuro molto difficile per l’olio pugliese”: lo sostiene in questa intervista al Quotidiano il dottor Alfonso Casale, noto imprenditore ostunese, brillante fondatore del colosso Telcom e soprattutto produttore, assieme a sua moglie, del pregiato olio extravergine di oliva, Masseria Appia Traiana.

Dottor Casale, quel è la sua opinione sull’emergenza xylella?

“Abbiamo chiuso la stalla quando i buoi sono scappati, ci siamo mossi tardi e male”.

Chiarisca..

“Molti gli errori. Penso che il più grave, ma risalente nel tempo, è stato l’uso sconsiderato della chimica nelle colture, cosa che poco alla volta ha alterato le buone pratiche di un tempo.  Si è verificato un deprecabile eccesso di scienza, di ricorso alla chimica, che assieme ai batteri cattivi ha ucciso quelli buoni. I risultati sono questi, scarsa resistenza alle aggressioni. Una domanda: come mai nel passato tanti olivi monumentali hanno resistito a vari attacchi dei batteri?”.

La politica come si è mossa e si muove davanti a questo problema?

“Anche questa si è mossa tardivamente e male. Del resto, dove mette le mani la politica, arrivano i danni. Sempre più spesso chi gestisce la cosa pubblica, invece di cercare il bene comune, salve rare eccezioni, non lo fa per risolvere le criticità con sana competenza, ma per ottenere consensi e voti”.

Ogni tanto sulla xylella fa capolino la tesi del complotto..

“Non ci credo. Bisogna essere seri nelle valutazioni. Qui invece  occorre pensare alle responsabilità reali, di chi amministra. Resto dell’idea che l’uso massivo e senza criterio della chimica abbia alterato il comportamento della natura, e questi sono i risultati”.

Lei è un imprenditore di successo, quali i rimedi consigliati?

“La sola strada percorribile è la ricerca per valutare la situazione e trovare le terapie, solo così sapremo le giuste risposte. Però prevedo tempi lunghi”.

Che futuro si profila per l’olio pugliese?

“La xylella è una calamità tragica per la nostra economia regionale. Penso ad un futuro molto difficile per l’ olio della Puglia e ad un aumento sensibile dei costi di un prodotto che rischia di non essere competitivo sul mercato, anzi già in parte non lo è. Siamo invasi, lo vediamo nei negozi, da olio che costa molto meno ed arriva da Tunisia, Spagna e Grecia. ”

Bruno Volpe


Pubblicato il 12 Aprile 2018

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