Sport

Un grande successo di condivisione sociale e presenze

Era prevedibile il successo della festa di uno noto gruppo organizzato barese perché dietro c’è sempre il lavoro intenso degli organizzatori e tutti coloro che hanno dato il proprio contributo. Gli Ultras lavorano dietro le quinte e la loro vittoria più bella è stata quella di portare migliaia e migliaia di persone che sono accorse anche dall’estero per i due giorni, come il gruppo ultras dello Stoccarda, i gemellati della Salernitana, Reggina, Samp, ancora gruppi organizzati di amici come quelli di Santa Maria Capua Vetere ed altri ancora che ci sfuggono, ma anche tante famiglie, semplici visitatori che hanno potuto degustare panini o comprare materiale Ultras; senza dimenticare la presenza illustre dal Primo Cittadino, Antonio Decaro (acclamato e sedutosi a bere birra con gli ultras) al sabato ed in ambedue le serate, dell’Assessore allo Sport, Pietro Petruzzelli, quest’ultimo a scherzare con i tanti tifosi presenti con sincero coinvolgimento. Oltre ai gruppi organizzati della Nord barese: dai Seguaci della Nord, i Re David e gli altri gruppi che sono venuti ad omaggiare il gruppo Bulldog Bari 1991 per il loro trentennale, c’erano presenti tre capi ultras, da Alberto “Parigino” , Lello e Roberto, i quali non si sono persi un attimo  della festa, dai fuochi finali, al dibattito del sabato moderato da un componente del Bulldog Bari e la presenza in quel frangente di serata dell’avvocato Luca Maggi, legale difensore degli Ultras Bari. Sono state due serate memorabili che hanno visto la chiusura con le testimonianze e ricordi, accompagnati dalle note musicali e dalla presenza live di Sabino Bartoli (autore dell’inno), del capitano e bandiera per eccellenza, Giovanni Loseto, dello zar Pietro Maiellaro (e potete immaginare i cori ‘oh mamma, mamma, ho visto Maiellaro…’) e Gegè Cacapa Gerson, il secondo brasiliano più amato dopo Joao Paulo e sicuramente il giocatore del Bari con il sorriso e quell’allegria inconfondibile e coinvolgente che nessun altro suo successore ha avuto. Dai fondatori dello storico gruppo al capo attuale Leonardo, una persona integerrima e di grandi valori umani ma soprattutto figlio di quella mentalità da vero ultras che non si trova sui social ma che come descrive Alberto Savarese detto il “Parigino” in un suo libro, la si è acquisita sul campo, su quei gradoni, assumendosi le proprie responsabilità e senza voltare le spalle all’amico e fratello che sta accanto. con quegli ideali che portano avanti da oltre trent’anni. Ad allietare la due giorni di festa, anche alcune band che i ragazzi dei Bulldog Bari hanno scelto e si sono alternate. Presso il Parco della Legalità del quartiere San Paolo di Bari è andata in scena una lezione di civiltà, di condivisione sociale ed aggregazione più unica che mai e quell’ideale Ultras che continua a tramandarsi dai vecchi alle nuove e piccole leve che saltavano e cantavano, tutti uniti, dietro quei vessilli. Auguri Ultras ed auguri Bulldog Bari 1991.

DOVE RIVEDERE E RIVIVERE ALCUNI MOMENTI DELLA FESTA – Per chi si fosse perso le testimonianze di Pietro Maiellaro, Gegè Gerson e Giovanni Loseto e la batteria dei fuochi, degna e delle migliori feste pirotecniche, basta cliccare ai seguenti link: https://fb.watch/eupP9zyrB1/ (le testimonianze delle bandiere biancorosse) e per quella con i fuochi di artificio conclusivi,  https://fb.watch/eupWnN2T7P/ . Si ringrazia gli organizzatori per l’invito.

 

M.I.


Pubblicato il 26 Luglio 2022

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