Sport

“Un gruppo di persone con spirito costruttivo, in grado di aiutare e sostenere i disabili”

 

Migliorare la qualità della vita dei disabili, offrendo loro il maggior sostegno possibile nelle esigenze quotidiane, preziose opportunità di socializzazione e di preparazione ad una vita attiva. Queste le finalità dell’Associazione Sportiva e Sociale “HBARI2003 – ONLUS”, nata nel 2003, in concomitanza dell’anno europeo della persona disabile, il cui presidente è Gianni Romito.

 

Gianni, qual è l’obiettivo dell’associazione HBari 2003-Onlus di cui sei presidente?

Le finalità sociali dell´Associazione di Promozione Sociale e sportiva  “HBARI2003- onlus”, nascono dalla necessità di migliorare la condizione psico-fisica dei disabili fisici e mentali, offrendo preziose opportunità di apprendimento e anche, il conseguimento di sempre migliori risultati individuali e di squadra, oltre ai notevoli benefici che l’attività motoria arreca ai singoli partecipanti. Il suo obiettivo globale è pertanto quello di “aiutare i disabili ad aiutarsi”, fornendo a ciascuno le conoscenze e gli strumenti necessari per vivere questa fase della vita in modo partecipato all´interno della società.

Quali sono le iniziative che organizzate? E fino ad ora quali sono i progetti portati a termine?

Oltre al partecipare al campionato nazionale, quest’anno serie B ed al mantenere viva da quasi 10 anni l’attività motoria per i ragazzi con disabilità mentale, organizziamo, all’interno della sede, attività ludico manuali, uscite organizzate, oltre alle feste in occasioni delle ricorrenze canoniche come Natale, Epifania, Pasqua.

Negli anni passati abbiamo organizzato nei mesi estivi attività di integrazione sulla spiaggia di Pane e Pomodoro.

 

In che modo lo sport, ed in questo caso il basket, può aiutare i ragazzi portatori di disabilità?

 

Dopo aver precisato che l’attività sportiva è divisa fra due tipi di disabilità (fisica e mentale), è giusto dire che le attività motorie attraverso lo sport possono rappresentare un’esperienza bella e gratificante per il disabile, la Medicina dello sport (branca medica che più si avvicina alla cura fisica e psicologica degli esiti invalidanti di patologie acute e croniche, con prescrizioni in termini scientifici dell’esercizio fisico ai fini ludici o agonistici) insegna che il conseguimento di sempre migliori risultati individuali e di squadra portano notevoli benefici ai singoli partecipanti: se l’atleta, per varie patologie è costretto a muoversi in carrozzina, contribuisce al mantenimento del tenore fisico e a rendere più rapidi i processi riabilitativi; se l’attività sportiva è svolta da pazienti con disturbi mentali o disabilità dell’apprendimento, favorisce la maturazione e la crescita, facilita le possibilità di integrazione, aumenta le capacità di coordinamento motorie.

L’idea dell’ass. HBARI2003 è quella di confermare le prerogative della Medicina dello sport, attraverso un’attività che trasformi i buoni propositi in realtà operanti sul territorio.

 

Come è composta la vostra squadra?

 

Il nostro è un grande team, composto tutto da figure professionali. Per quanto riguarda la squadra di basket, oltre l’ovvia presenza degli atleti (18) è composta da due allenatori fpi/fipic, una figura paramedica, un medico, un dirigente tecnico, un meccanico. Oltre a queste che sono le figure principali, ruotano i vari accompagnatori, autisti e i vari volontari dell’associazione.

In campo, per i portatori di disabilità mentale (20 ragazzi) l’attività è guidata da un tecnico fip|fipic, da un tecnico Coni per l’avviamento allo sport per disabili, assistiti da delle figure guida tutte o.s.s, e da una figura paramedica.

 

Quali sono le modalità per entrare a far parte dell’associazione?

 

Si entra a far parte dell’Associazione tramite approvazione dell’assemblea, ma principalmente si è accolti se si ha la predisposizione e voglia di fare. Infatti a differenza di altre associazioni, noi lavoriamo 365 giorni l’anno sul campo, nel sociale e con le famiglie. Sono orgoglioso di aver creato un gruppo di persone con spirito costruttivo, in grado di aiutare e sostenere i disabili e soprattutto di avere fra i nostri sostenitori le mamme. Hanno più volte espresso il proprio entusiasmo per il grande risultato che le nostre attività hanno raggiunto, migliorando così la vita dei loro ragazzi e spesso rivolgendo il loro ringraziamento al presidente e al gruppo dei volontari.

 

Nicole Cascione

 

 


Pubblicato il 28 Marzo 2014

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