Un importante premio alla carriera per il prof. Paolo Livrea
Un importante premio alla carriera. Lo ha ricevuto recentemente un grande medico barese, il neurologo professor Paolo Livrea insignito di questo riconoscimento a Cassano Murge in occasione della chiusura della Biennale di Arte Contemporanea dell’Alta Murgia. Il Quotidiano lo ha intervistato.
Professor Livrea, che cosa rappresenta per lei questo prestigioso premio?
“Sinceramente è una cosa che sento immeritata e non mi aspettavo. Ringrazio chi ha avuto la bontà di assegnarmelo. Nella mia carriera ho sempre cercato di fare il possibile sul piano della ricerca, dello studio, dell’ applicazione nell’ ambito delle mie possibilità. Ho svolto il mio lavoro sotto la direzione di un grande medico, il professor Eugenio Ferrari, uomo dalle doti professionali ed umane evidentissime e straordinarie. Grazie a lui mi sono accostato allo studio della sclerosi multipla, della demenza senile e dell’Alzheimer”.
Pensa che specialmente la demenza senile possa essere prevenuta?
“Certamente, l’ attività di prevenzione è fondamentale, va diagnosticata tempestivamente, specie con l’ aiuto irrinunciabile dei medici di famiglia. E’ una patologia che se capita subito può essere fermata o ritardata. Per questo come dicevo è centrale la diagnosi precoce”.
Che cosa si deve fare?
“Non isolare mai l’anziano. Bisogna favorire per quanto è possibile la stimolazione cognitiva in famiglia, con parenti ed amici. Ecco perchè è centrale che l’anziano abbia relazioni, interessi, non deve stare solo e bisogna spingerlo ad avere attività, letture, studio. La via maestra per evitare o quanto meno prevenire la demenza senile è come affermavo la stimolazione cognitiva”.
Papa Francesco parla spesso del ruolo degli anziani…
“Lo apprezzo. Il Pontefice e lo dico in senso laico è un uomo politico di spessore enorme. I suoi richiami a non lasciare mai soli gli anziani sono assolutamente condivisibili”.
Informazione sulla pandemia: ha spaventato o spaventa gli anziani?
“Quello dell’informazione è un tasto delicato. Come le dicevo è importante che l’anziano so distragga e occorre evitare visioni che generino angoscia. Tuttavia quello dell’informazione e della gestione della pandemia merita un discorso a parte. Se è vero che talvolta si è esagerato con toni drammatici, dall’ altra troviamo le posizioni che definisco deliranti dei no vax, autentiche ed immotivate fughe dalla realtà”.
Bruno Volpe
Pubblicato il 26 Gennaio 2022