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Un nuovo Bari è nato, Varese punto di partenza

Di ritorno da Varese, con la testa già a Crotone è questo lo spirito di un Bari mai arrendevole e pronto a lottare fino all’ultimo secondo.Questa volta non è uno dei ragazzi che parte titolari a regalare un gran punto conquistato, ma il gigante Borghese.Entrato a ripresa quasi scaduta, precisamente all’ottantanovesimo al posto di Defendi, il mastodontico difensore è riuscito a ribaltare una partita già segnata.Tutto si decide nei cinque minuti finali. All’ottantasettesimo il capitano Ciccio Caputo accorcia le distanze di testa su calcio d’angolo battuto da Galano. Ma il bello deve ancora venire, Iunco mette in mezzo al novantunesimo una palla per il neo entrato Borghese, il quale anticipa il difensore Troest portando il risultato sul due a due.Torrente, fiducioso ha creduto ancora una volta sul giocatore sfruttando i suoi centimetri in area e lo ha schierato centravanti, avendo ragione, addirittura negli ultimi minuti ha trasformato il modulo in uno spregiudicato 4-2-4. Cosa vuol dire? Siamo assistendo ad un Bari che non ha la pancia piena, è operaio, stringe i denti, lotta su tutti i palloni, non si fa abbattere da uno svantaggio che fino al novantesimo o quasi sembrava irraggiungibile.Nella rosa attuale tutti, nessuno escluso possono dare il loro contributo quando sono chiamati in causa e ne sono dimostrazione, oltre a Borghese i vari Ghezzal, Galano e Sciaudone autori di una buona partita.Un plauso va fatto anche a Galano entrato al sessantuesimo sull’uno a zero in un momento in cui il Varese stava giocando bene al posto di Sabelli. Il suo innesto è servito a dare alla squadra maggiore incisività e profondità; con le sue incursioni è stato determinante per la ricerca del pareggio, personalmente andrei a sfruttare le sue doti già dall’inizio della partita.Da rivedere senz’altro, e su questo Torrente dovrà lavorare, è la difesa, apparsa più opaca rispetto le scorse uscite. Nulla da eccepire sul primo goal di Ebagua, conseguenza di un’azione personale del nigeriano, ma durante il secondo goal si è fatta trovare impreparata dalla discesa del centrocampista varesino Konè. Poco lucido ed ancora non al top della condizione mi è sembrato Polenta, lo avevo già notato in casa con la Ternana, ma la poca concretezza sotto porta degli umbri non ha evidenziato i limiti di inizio stagione. Si potrebbe optare già per un cambio durante la prossima sfida in terra calabrese contro il Crotone, in previsione del turno infrasettimanale il martedì successivo in casa contro la Pro Vercelli, facendo rifiatare l’uruguaiano. Lo stesso capitano Caputo, ha ammesso che i due goal del Varese sono state frutto di disattenzioni. Bisognerà evitare gli errori ai minimi termini, perché potrebbero far perdere punti utili alla risalita.Da capire in settimana la gravità dell’infortunio di Ghezzal, uscito tra il primo ed il secondo tempo sostituito da Albadoro per una distorsione al ginocchio.In previsione di Crotone mister Torrente dovrebbe avere tutti disponibili, ad eccezione dell’algerino. Rientrerà lo squalificato Bellomo e con molta probabilità cambierà qualcosa nell’assetto difensivo; buona la prova di Clayton leader nel suo ruolo, da rivedere Polenta e Ceppitelli apparso stanco. A centrocampo tutto confermato con il rientro del fantasista barese assieme a Romizi e Defendi con il ballottaggio Sabelli-Galano sulla fascia destra. In attacco spazio ad Albadoro che tornerà dal primo minuto affiancato da Caputo e Iunco. In generale è lo spirito apparso diverso, il non voler mollare mai è frutto di carattere e di una voglia incredibile di dimostrare quanto si possa far bene in questa piazza. E’ un Bari rigenerato, lo scorso anno, sotto di due goal avrebbe preso il terzo o avrebbe lasciato facilmente condurre la partita agli avversari, invece in questa stagione possiamo lottare a testa alta contro tutti, senza nulla da perdere. Ora anche gli altri abbiano paura del Bari, si andrà a Crotone, su un campo insidioso e rischioso, giocandosela a viso aperto. I rosso-blu dovranno sudare per buttar giù questi uomini. E non venite più a parlare di calcio scommesse o di indagati, siamo tutti stufi, vogliamo solo vedere il gioco sul campo. Che vengano messe da parte tutte le illazioni nuove intorno al Bari, quella è storia vecchia, che appartiene al passato, il presente ora e nella mani del capitano Caputo e del resto della banda. I ragazzi hanno cuore e non si vendono la maglia per qualche soldo, ditelo a “quelli” che hanno gettato del marcio su questi colori. Intanto sono stati ufficializzati e già sottratti due punti di penalizzazione per il mancato pagamento delle ritenute Irpef da aprile 2011 a marzo 2012. Fondamentale per lo sconto della penalità è stata la spalmatura del debito da parte della società con l’Agenzia delle Entrate.

Davide Annicchiarico


Pubblicato il 19 Settembre 2012

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