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Un orgoglio che deve consentire di sognare ancora

Il 29 maggio la semifinale di andata contro la vincente dello spareggio tra la sesta o la settima, ma prima ci sarà l’ultima venerdì sera al “Marassi”

Il Bari vincente contro la Reggina grazie al gol di Folorunsho, al suo ottavo sigillo stagionale ha centrato la settima vittoria casalinga ma anche la diciassettesima complessivamente. I maligni vedono il bicchiere mezzo vuoto per un cammino irto di ostacoli in casa dove sono state raccolte oltre alle sette vittorie, nove pari e tre sconfitte, ed anche se si guardasse il rendimento interno il Bari sarebbe settimo, in piena corsa playoff, ma siccome le classifiche si compendiano da sempre con le trasferte ecco che i biancorossi hanno raccolto trentacinque punti frutto di dieci vittorie, tra l’altro uguagliando il record di Antonio Conte e ne manca ancora una di trasferta (l’ultima contro il Genoa), cinque pari e tre sconfitte per un primo posto parziale mettendo dietro le neopromosse Frosinone e Genoa, con soltanto la formazione laziale che potrebbe raggiungerla nel caso di sconfitta dei pugliesi, ma resterebbero a pari merito con un cammino comunque da record in una stagione da matricola. Il Bari di Mignani come ha asserito lui stesso sabato pomeriggio deve essere orgoglioso di quanto fatto e scritto nella regular season, in cui ha dato sette punti alla terza, e messo dietro formazioni ben più accreditate ed attrezzate come Cagliari e Parma, rispettivamente quinta e sesta, battendole anche entrambi. Un Bari che al netto di qualche punto perso nelle recenti giornate, per un pari di troppo, non ha davvero nulla di cui rimproverarsi, ed anzi, il gol coadiuvato da una buona prestazione di Folorunsho fa essere fiduciosi anche sul cammino post season, che inizierà lunedì 29 maggio contro la vincente dello spareggio tra la sesta o settima, che attualmente sono rappresentate da Parma e Venezia, ma potrebbe insediarsi ancora il Palermo o un’altra avversaria. Il Bari non deve non necessita di fare calcoli perché saranno tutte avversarie fortissime, ma deve essere e lo sono, consapevole che la classifica ha sancito un primo verdetto che la più forte nella regular season dopo Frosinone e Genoa, è stata proprio il Bari. Adesso, anche se venerdì si osserverà l’ultima di campionato al “Marassi” di Genoa, testa a recuperare la miglior condizione psico-fisica, ed anche Raffaele Maiello, e sicuramente negli ultimi novanta minuti di campionato ci sarà spazio per vedere all’opera chi ha giocato meno, con l’unica nota dolente l’infortunio di Raffaele Pucino, al quale auguriamo una pronta guarigione anche se con ogni probabilità la sua stagione si è conclusa. Riportiamo pertanto alcuni passaggi delle dichiarazioni di mister Mignani, rilasciate nel post-gara in sala stampa: “Per me c’è tanta soddisfazione. Siamo arrivati terzi, abbiamo lasciato diciassette squadre dietro di noi, cosa impensabile ad inizio campionato. Siamo andati sopra i nostri limiti. E’ motivo d’orgoglio per tutti noi, società e spero anche tifoseria. Sono orgoglioso di allenare il Bari. Nel primo tempo abbiamo fatto errori nelle scelte. Non siamo perfetti. Possiamo e dobbiamo migliorare in alcune giocate e situazioni, anche se il tempo è finito. Daremo tutto in termini di forze, gambe e cuore per fare il possibile e l’impossibile. Quando si gioca a calcio non si gioca mai da soli. Prima di andare in vacanza voglio essere certo di aver dato tutto quello che potevamo. La differenza tra Bari con squadre come Cagliari, Parma e Venezia è la continuità di risultati. Possiamo aver giocato male ma non abbiamo mai avuto cali di tensione, anche nelle sconfitte”. Sabato pomeriggio è stata anche la duecentesima presenza di Valerio Di Cesare, premiato con una maglia celebrativa dal presidente Luigi De Laurentiis. Un Bari infine che venerdì prossimo potrà scendere in campo senza l’obbligo di dover centrare il risultato ad ogni costo ma che comunque vorrà chiudere onorando il campionato, seppur dovrà fare a meno di Pucino che potrebbe essere sostituito da Dorval, come appunto in occasione della gara disputata contro la Reggina. Il tecnico ha così concluso anche con una dedica: “Probabilmente lo perderemo per un po’ di tempo. Probabilmente ha subito una distorsione al ginocchio. Penso si debba riposare, difficile rivederlo in campo a breve. Dorval? Mi è piaciuto tanto, era da tanto che non giocava. Eravamo destabilizzati all’inizio, ha fatto un secondo tempo di grande intensità. E’ un ragazzo presso dalla D con cui abbiamo lavorato. Per me è un giocatore affidabile e con margini di miglioramento. Ha vivacità, voglia ed entusiasmo. A destra può giocare anche Mazzotta e Bosisio si può adattare.  Ci tenevo a dedicarla al nostro preparatore Giorgio D’Urbano, che ha perso la sorella in settimana. E’ giusto riconoscere i meriti di tutti, il nostro è un lavoro di gruppo”. (Ph. Tess Lapedota).

Marco Iusco


Pubblicato il 16 Maggio 2023

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