Un Osservatorio per la fauna selvatica in difficoltà
La massiccia reimmissione in natura di animali selvatici avvenuta di recente a Torre Guaceto ha riacceso i riflettori sull’opera meritoria che da molti anni viene svolta dall’Osservatorio Faunistico Regionale di Bitetto (e da Bitetto venivano quelle bestiole, una sessantina tra rapaci, gabbiani, ricci e volpi). Da molti anni l’Osservatorio di Bitetto accoglie tutti gli animali selvatici rinvenuti feriti, abbandonati o malati. Una volta guariti, essi vengono rilasciati in natura, ove possibile; diversamente, diventano ospiti permanenti di una specie di Oasi – che non sarebbe corretto chiamare zoo – che trova posto all’interno dei diciassette ettari su cui si estende l’Osservatorio. In attività dagli anni Novanta (in precedenza fungeva da centro di allevamento per le specie cacciabili…), questo Osservatorio offre ricovero in media a 1.500 animali annui, ma la percentuale è in aumento. Gli animali sono affidati alle cure dei docenti della facoltà Veterinaria dell’Università di Bari. L’Osservatorio Faunistico regionale è a Bitetto in via Generale Palmiotti 43. Accoglie fauna selvatica in difficoltà tutti i giorni dalle 8:00 elle 18:00 (tel 0809920283). E’ consigliabile, quando ci si imbatte in un esemplare bisognoso di cure, contattare prima l’Osservatorio per ricevere tutte informazioni su come intervenire : interventi maldestri infatti possono precipitare le cose. Ma se il rinvenimento avviene all’alba o a tarda sera e al nostro Osservatorio non possono rispondere? Esistono regole a cui anche il soccorritore improvvisato deve attenersi. Prima cosa, avvicinare l’animale in difficoltà sempre con cautela, preferibilmente in silenzio. Alcuni animali possono tirare morsi, colpi di becco o di artiglio. Meglio munirsi di guanti spessi e maneggiare l’animale avendo cura di non avvicinarlo al corpo o al volto. Nel maneggiarlo, evitare coccole : l’animale può interpretare gesti d’amore come forme d’aggressione e reagire. E mai improvvisare cure, salvo disinfettare eventuali ferite con acqua ossigenata. Tanto meno somministrare farmaci di propria iniziativa o improvvisare pasti. Tutto quello che si può fare è idratare l’animale e metterlo in sicurezza, per esempio alloggiandolo in una scatola di cartone piuttosto che in una gabbietta per canarini o per trasporto gatti. La scatola va collocata in un luogo riparato, tranquillo e buio (servirà a sedare lo stress dell’animale). Se il rinvenimento ha per oggetto cuccioli, sistemare accanto o sotto la scatola una borsa d’acqua calda. Non porre la scatola su stufe o termosifoni accesi. Un altro errore da evitare è lasciare l’animale nell’auto chiusa o libero per casa, specie in presenza di bambini o di animali domestici.
Italo Interesse
Pubblicato il 24 Settembre 2019