Cronaca

“Un punto fermo nello stato dei rapporti tra Chiesa cattolica e ortodossa”

Oltre due milioni di fedeli russi tra Mosca e San Pietroburgo ( per la precisione 2.232.800 secondo i dati diffusi dal Patriarcato di Mosca,) hanno venerato la reliquia di San Nicola che da Venerdì 28 Luglio ha fatto ritorno nella Basilica di Bari. E allora, per commentare questo innegabile successo, abbiamo intervistato l’ arcivescovo di Bari- Bitonto, Monsignor Francesco Cacucci che è anche Custode della Pontificia Basilica San Nicola.

Eccellenza Cacucci, che impressione ha ricavato?

“Di piacevole sorpresa e di stupore. Ritengo che questo evento sia andato oltre ogni previsione e sono certo che rimarrà un punto fermo nello stato dei rapporti tra Chiesa cattolica e ortodossa russa, che già erano e sono buoni. Indubbiamente i nodi da risolvere esistono e rimangono, ma è stato mosso un altro importante passo in avanti. Tutto questo dimostra il valore delle reliquie che è alto, sia per i cattolici sia per gli ortodossi e non possiamo negare, come affermava San Giovanni Paolo II, che l’ ecumenismo passa anche dalle reliquie”.

Oltre due milioni di russi, una cifra enorme…

“Dobbiamo riflettere e meditare su quanto è accaduto in Russia, dove la fede è solida. Dopo 72 anni di ateismo di Stato, la fede cristiana del popolo russo è rimasta intatta e robusta. A questo certamente ha contribuito anche San Nicola. Mi diceva il Patriarca Kirill che in ogni casa russa sono tre le icone che non devono mancare: quella del Salvatore, della Madonna e di San Nicola. In Russia, l’ attaccamento alla fede cristiana è forte e non ha subito flessioni, come invece è accaduto in altri paesi della ex Unione Sovietica e penso all’ Ungheria o alla Repubblica Ceca”.

Lei parla di vittoria dell’ecumenismo di popolo, che cosa vuole dire?

“Il successo della presenza della reliquia di San Nicola in Russia è la prova della importanza dell’ ecumenismo di popolo, della base. Il popolo sa andare anche oltre l’ ecumenismo di vertice e delle istituzioni che sicuramente hanno il loro valore. Del resto, a ben vedere e leggere il Vaticano II, la Chiesa è composta da tutti i battezzati, dal Poolo di Dio, non solo dai vertici. Spesso la base sa andare più in avanti”

Secondo lei è possibile una visita del Papa in Russia?

“Sono cose che nessuno al momento è in grado di prevedere. Ma anche questa sua domanda, mi perdoni, fa parte della idea di ecumenismo di vertice o istituzionale. Lasciamo parlare la base e il popolo come avvenuto in Russia”.

E Bari?

“Bari è nel cuore del Patriarca Kirill e dei russi. In tanti inni della Divina Liturgia leggiamo O felice Bari. Sono certo che questa pagina favorirà la venuta a Bari e alla Basilica di un numero ancora maggiore di pellegrini russi. Bari è la capitale del dialogo ecumenico”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 1 Agosto 2017

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