Cultura e Spettacoli

Un ristorante ispirato a una leggenda pugliese

Un ristorante ispirato a una leggenda pugliese. Lo gestisce da par suo, cioè ottimamente, una donna architetto di origine napoletana. A Terlizzi. Il nome del locale è: “Il tummà”, lei è Marilisa Visaggi. L’abbiamo intervistata per capire di più su questo locale oggi punta di diamante della ristorazione terlizzese.

Architetto Visaggi. Partiamo dal nome: perchè Il tummà?

“Il tummà, forse pochi lo sanno, è un folletto di una fiaba pugliese effettivamente poco conosciuta. Questo folletto si aggirava nelle campagne ricche di ulivi della Puglia. Ecco spiegato il nome”.

Lei ha origini campane…

“E sono anche architetto. Questo non mi impedisce di amare profondamente la gastronomia e ai fornelli ci sto io. Abbiamo avuto per dieci anni a Napoli un ristorante poi col mio compagno, nel 2019 abbiamo aperto qui. Ed è scoppiata la pandemia con tutto quello che ne consegue”.

Che tipo di cucina fate?

“Tradizionale mediterranea, con qualche piccola rivisitazione, ma senza stravolgere la sostanza, ovviamente nei nostri piatti c’è qualche influenza della gastronomia partenopea, mi sembra quasi scontato”.

Da architetto a chef, un bel salto…

“Quello di chef sino a qualche tempo fa era un mestiere solo o quasi al maschile, adesso si cimentano anche le donne, ben venga la parità”.

Com’è la piazza di Terlizzi?

“Non semplice anche perchè non è prettamente turistica, però poco alla volta siamo riusciti ad affermarci e direi che le cose migliorano di giorno in giorno”.

E veniamo al menù, che effettivamente tradisce qualche influenza napoletana. Nei primi, degna di nota la pasta alla Nerano con le zucchine, su ordinazione la classica pasta con provola e patate, da incorniciare i cavatelli con crema di fagioli e frutti di mare. Ottime e di assoluta qualità le carni con relativi tagli e il pesce sempre molto fresco e su tutto spicca la frittura di calamari e gamberi. Da urlo il carrello dei dolci tutti rigorosamente di scuola napoletana come torta caprese, pastiera e babà. Fornita la cantina curata dal signor Cristiano con etichette pugliesi, campane e lucane, ma anche nazionali in genere. Accurato e decisamente professionale il servizio. Conto onesto.

Bruno Volpe


Pubblicato il 12 Maggio 2022

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