Cultura e Spettacoli

Un santuario in cima alla collina?

Nel suo ‘Gente del Sud’ Michele Viterbo a proposito dell’era peuceta parla di “un’altra città, Genna, che pare fosse allora anch’essa fortificata, messa in posizione dominante fra Castellana e Putignano”… Al toponimo Genna corrispondono nel territorio di Castellana una collina che supera i 400 m., una depressione carsica, una strada comunale e una neviera. Sicuramente lo studioso pugliese faceva riferimento all’altura. Testimonianze orali raccolte nel primo Novecento dallo stesso Viterbo confermano l’esistenza in cima a quell’altura di una necropoli dell’età del bronzo o del ferro saccheggiata in tempi recenti e su cui non venne mai richiamata l’attenzione degli studiosi. Viterbo, che era nato a Castellana Grotte nel 1890, dovette constatare con i propri occhi l’esistenza di quei resti. Tanto bastò a farlo pervenire  in un altro studio (‘Castellana nella preistoria’) alla presente conclusione : “Genna sarebbe stata ab antico, data la sua preminenza sui colli, città cinta da mura, poi smantellate, onde si ridusse a semplice villaggio”. Una conclusione affrettata? Lo stesso autore più avanti fa un passo indietro : “ Sono beninteso notizie incontrollate”… Peraltro, nessuno dei grandi storici del passato che si interessarono alla nostra terra parla di Genna. Dunque?  Viterbo parla di mura ‘smantellate’, di città decaduta a villaggio… Mura smantellate vuol dire una cosa sola : una battaglia vinta da assedianti. In questo caso dell’evento sarebbe rimasta traccia storica oltre che fisica, ovvero avanzi di blocchi rocciosi sparsi qua e là (e anche di questo nessuno ha parlato). Né si può pensare a blocchi rocciosi asportati dalla cima di una collina e trasferiti altrove a forza di braccia per erigere costruzioni (pratica assai diffusa nell’antichità). E meno che mai si può immaginare l’operazione inversa. A meno di considerare l’idea di una cava proprio in cima al colle di Genna (e in questo caso tracce inequivocabili dovrebbero testimoniarlo),  nessuna città fiorì lassù. C’è però una necropoli, o ciò che ne resta. E una necropoli è testimonianza di un insediamento umano ben più complesso e duraturo di un villaggio… E allora? Proviamo a spingere la fantasia : In vetta alla cima di Genna gli abitatori dei dintorni recavano i loro morti. Forse lassù si facevano anche sacrifici, sciamani interrogavano gli spiriti… E’ possibile insomma che per motivi destinati a restare ignoti la collina di Genna fosse stata eletta a luogo sacro, una specie di santuario dell’età primitiva. Un’età ancora troppo primitiva per erigere templi o scolpire are. – Nell’immagine, la necropoli punica di Tuvixeddu nel cagliaritano.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 2 Agosto 2016

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