Una barchetta chiamata Libertà
Scrittore e giornalista (è corrispondente de La Gazzetta del Mezzogiorno), Luca De Ceglia ha da poco aggiunto un nuovo titolo alla sua produzione : ‘Non ho più tempo’, un romanzo edito quest’anno da Secop Edizioni. ‘Non ho più tempo’ è storia del nostro tempo e della nostra terra, ambientandosi tra Giovinazzo e Polignano. Ottavio conosce Marta, scopre l’amore e ne paga il dazio. Gli resta la consolazione di aver conosciuto tramite la donna, Giorgio, un anziano e insolito pescatore, uno che costruisce barchette in miniatura da regalare ai passanti a condizione che le sue creazioni vengano battezzate e varate, uno che nasconde una storia toccante e dolorosa. Quello di De Ceglia è in epidermide un inno alla libertà (“A volte crediamo di essere liberi ma in realtà si è prigionieri di segreti che non sempre conviene svelare”), mentre sotto pelle è il racconto di una delusione. Una delusione che non ha per oggetto solo un flop sentimentale. Il contatto con Giorgio e con l’intensità del vissuto di questo pescatore a riposo è come se svelasse per la prima volta ad Ottavio il grigiore del proprio quotidiano di ufficiale giudiziario, un grigiore sino a quel momento percepito con distacco indolore. Intorno a questo tema strisciante Luca De Ceglia intesse una vicenda piuttosto ricca, scandita in 25 spediti capitoli segnati da una prosa asciutta (il libro si legge in un paio d’ore). Qui l’occhio del cronista si sovrappone a quello dell’uomo della strada e viceversa in un alternarsi prospettico. Quest’occhio differentemente attento consente una lettura del presente che non si contenta di quinte e fondali, dietro cui alla prima occasione l’autore spinge lo sguardo. L’affresco del nostro territorio, arricchito da dotte digressioni culturali, si fa allora così capillare da sfiorare il superfluo. Ciò non ostante, ‘Non ho più tempo’ resta un buon romanzo breve. Opportunamente alleggerito potrebbe evolvere in eccellente racconto lungo. – Molto bella la copertina del libro che riproduce un’opera di Domenico Velletri ; apprezzabile anche la qualità tipografica. In precedenza Luca De Ceglia ha pubblicato : ‘Il pittore daltonico. Parole in libertà’ (1989) ; ‘Voci dal Sud’ (1998) ; ‘Maria Uva, la ragazza del canale di Suez’ (2006) ; Quelle serate del 1929 a casa di Mussolini. Il diario del dr. Nicola Consiglio sulle trattative fra Stato e Chiesa per i Patti Lateranensi’ (2012) ; ‘Due millimetri di verità (ed altri racconti)’ (2013) ; ‘I versi dialettali biscegliesi inediti di Riccardo Monterisi’ (2014). De Ceglia alterna la scrittura alla direzione di alcuni periodici di cultura e attualità. E’ stato insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Italo Interesse
Pubblicato il 28 Novembre 2015