Cultura e Spettacoli

Una borsa di studio in memoria di Patty Carnimeo

La “Nouvelle Esthétique Académie”, rinomata scuola di estetica barese, per il prossimo anno accademico ha intitolato una borsa di studio a Pasqua Carnimeno -detta Patty-, deceduta prematuramente nel tragico incidente ferroviario del 12 luglio 2016 sulla tratta Corato-Andria. <<Abbiamo deciso di onorare la memoria della nostra amatissima Patty istituendo una Borsa di Studio a lei intitolata per la frequenza totalmente gratuita dei 3 anni di studio in Accademia>> hanno dichiarato la Direttrice della scuola -Italia Romano- e il Corpo Docenti, ex insegnanti di Patty. <<Ci sembrava doveroso -proseguono- informare in primis la famiglia circa la nostra volontà di ricordare la nostra amata studentessa e perpetuare per sempre questo ricordo, poiché il sussidio sarà perenne>>. La Borsa di Studio consiste nella frequenza totalmente gratuita, a favore di nr. 1 (uno/una) giovane specificatamente selezionato, al corso di studi triennale in estetica o acconciatura avente inizio ad ottobre 2018 e termine a giugno 2021. Il termine per la presentazione delle domande è fissato al 30 luglio 2018. La mamma di Patty -Angela Cuzzi- alla notizia di questa lodevole iniziativa in memoria di sua figlia ha voluto inviarci una nota per ringraziare pubblicamente la Dirigente e i Professori della “Nouvelle Esthétique Académie”  spiegando che l’Accademia frequentata da sua figlia è stata sempre vicina a Patty e alla sua famiglia dopo la tragica scomparsa. <<Subito dopo aver appreso dell’incidente che ha coinvolto Patty -ricorda Angela- la scuola è rimasta chiusa per quel giorno ed anche durante la commemorazione per il primo anno dalla sua scomparsa. All’inizio del nuovo anno accademico- prosegue- ho chiesto alla Dirigente di ricevermi, domanda accolta con piacere, in quanto avevo desiderio che mia figlia Patty fosse ricordata a Bari, città da lei tanto amata, visto che ora riposa nel cimitero di Andria, località dove viveva con il compagno e la figlia di due anni. Ho pensato che il luogo più consono dove ricordarla fosse l’Accademia che aveva frequentato con tanta passione e dedizione tanto da effettuare gli esami anche al settimo mese di gravidanza, nei termini previsti per tutti gli studenti del corso>>.  Grazie a quell’incontro è nata l’idea di un riconoscimento permanente alla memoria di Patty. <<Avevo proposto alla Dirigente una targa o qualcosa del genere da dedicare a mia figlia in Accademia -racconta ancora la mamma di Patty- e grazie all’interessamento di alcuni professori, ex insegnanti di mia figlia, qualche giorno dopo ho ricevuto una telefonata dalla scuola che mi proponeva quello che poi ha realizzato: la Borsa di Studio permanente “Patty Carnimeo”. In quel momento ho pianto per la commozione e ho ringraziato la Dirigente e il Corpo Docenti per questo regalo, i quali mi hanno comunicato che l’Accademia si è sentita di farlo volentieri poiché Patty è stata un’alunna modello. La decisione di dare la possibilità ad un giovane di frequentare l’Accademia gratuitamente -conclude Angela- è stata presa anche in virtù del fatto che Patty lavorava per potersi pagare gli studi>>. Alla famiglia di Patty hanno risposto gli ex insegnanti della ragazza: <<A voi va il nostro personale saluto e fraterno abbraccio nella commozione per la mancanza di una nostra brillante studentessa ed amabilissima ragazza, da cui le generazioni dovranno prendere, attraverso noi, un fulgido esempio>>. In quella tragica mattina del 12 luglio 2016 furono 23 le vittime dell’incidente ferroviario e 51 i feriti. Patty -30 anni all’epoca dei fatti- si stava recando da Andria, dove si era trasferita dopo il suo matrimonio, a Bari dove lavorava come estetista e percorreva quella tratta tutte le mattine. Nessuno si sarebbe mai immaginato che un viaggio consuetudinario in treno, in un giorno lavorativo come tanti in quella calda estate, si sarebbe trasformato in un viaggio senza ritorno. Dopo la chiusura delle indagini da parte della Procura di Trani (risalente allo scorso dicembre) sono indagate, a vario titolo, 18 persone (tra cui due dirigenti del ministero delle Infrastrutture) e la società Ferrotramviaria  per i reati di disastro ferroviario, omicidio colposo, lesioni grave colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso. Ad oggi la famiglia di Patty e le famiglie di tutte le altre vittime attendono ancora giustizia.

Maria Giovanna Depalma


Pubblicato il 1 Marzo 2018

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio