Cronaca

Una cerniera tra il porto e la città vecchia

Ammonta a circa 11 milioni e 600mila euro l’investimento economico utilizzato per riqualificare e valorizzare il polo archeologico e museale di Santa Scolastica, un gioiello al centro di Bari. Una vera e propria cerniera tra il porto e la città vecchia, situato dunque in posizione strategica soprattutto in vista delle nuove ondate di crocieristi previste per la stagione estiva. Nella giornata di ieri, c’è stata l’inaugurazione e l’apertura ai crocieristi dell’area archeologica di San Pietro, adiacente al complesso monumentale di Santa Scolastica, in Via Venezia a Bari, dove “saranno organizzate delle visite guidate del tutto gratuite – ha spiegato entusiasta il vice presidente della Provincia di Bari e assessore alla Cultura, Nuccio Altieri – Da sempre abbiamo tentato di valorizzare questa zona della città, perché Bari può vivere di turismo, ma per farlo bene è necessario presentarsi in modo costruttivo ai 700mila turisti che ogni anno approdano sulle nostre coste”. Un grande cantiere a cielo aperto, con pedane in legno per permettere il passaggio ai visitatori e per offrire quindi l’opportunità di apprezzare meglio gli scavi presenti. Attualmente i lavori si stanno concentrando sul primo segmento del Museo Archeologico, al fine di renderlo fruibile il prima possibile. “Si tratta di un punto nevralgico di grande interesse storico, risalente al secondo millennio avanti Cristo – ha sostenuto Francesca Radina, responsabile del Centro Operativo per l’Archeologia della Sovrintendenza di Bari – Di grande interesse saranno anche i percorsi culturali che intendiamo proporre ai turisti e ai visitatori, partendo proprio da qui”. Gli orari di apertura del Museo Archeologico di Santa Scolastica sono stati tarati sulla base dell’orario di arrivo dei crocieristi, proprio al fine di permettere una maggiore affluenza. Dunque, il Museo resterà aperto dal lunedì al giovedì, dalle ore 11.00 alle ore 18.00 ed anche la domenica mattina. Durante gli scavi sono stati ritrovati migliaia di reperti storici, tra cui vasellame, attrezzi da lavoro ed elementi di corredo, che saranno esposti all’interno del Museo. “Da circa quattro anni siamo impegnati nella riqualificazione di questa zona – ha affermato il presidente della Provincia, Francesco Schittulli – E in questi giorni intendiamo concludere questa esperienza politica con il conservatorio Nino Rota. Purtroppo non sono riuscito a portare a termine tutto quello che desideravo, a causa degli innumerevoli ostacoli burocratici e della pessima organizzazione di fronte cui mi sono imbattuto. Inoltre, non ho potuto contare sulla collaborazione di Regione e Comune di Bari. Avremmo potuto realizzare molto di più se solo ci fosse stato un interesse comune e non uno personale”. Per la valorizzazione di uno dei siti archeologici più importanti di Bari che rappresenta la prima parte, fruibile al pubblico, del Museo Archeologico Provinciale, sono stati investiti 11milioni e 600mila euro, di cui 1milione e 900mila euro di accordo di programma con la Regione Puglia, utilizzati per gli scavi; 900mila euro attinti dai fondi del Ministero dei Beni culturali; 800mila euro attinti dai fondi Fesr, che serviranno per i servizi ed infine ben 8milioni di euro attinti dai fondi Poin, che saranno utilizzati per la riqualificazione dei piani superiori del Museo di Santa Scolastica. “A giorni ci sarà l’erogazione diretta dei fondi e durante i primi giorni di settembre sarà pubblicato il bando per l’assegnazione dei lavori alla ditta vincitrice” ha concluso l’assessore Altieri. Stimolare nei cittadini il senso di identità e di appartenenza al territorio, far riscoprire ai visitatori la realtà di una città densa di memoria storica, questo l’obiettivo che si vorrebbe raggiungere per mezzo di un museo che rappresenta anche e soprattutto una crescita culturale e turistica della città di Bari.

Nicole Cascione


Pubblicato il 9 Luglio 2013

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