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Una cloaca colma di alghe putride dove finisce il ‘waterfront’…

Uno spettacolo indecente, quello che si può vedere proprio a fianco del nuovissimo lungomare che, secondo gli amministratori comunali, renderanno San Girolamo e Fesca i quartiere più belli e accoglienti della Città di Bari. Incredibile ma vero, proprio attaccato al nuovo ‘Waterfront’ in perenne costruzione verso l’ex frazione di Palese, diviso da qualche enorme tubo abbandonato, il mare assume quella colorazione che solo gli scarichi fognari sanno dare, con una montagna di alghe e poseidonia in putrefazione che aggiungono al ‘marroncino’ dell’acqua miasmi e cattivi odori. Eggià, il magnifico lungomare, quando verrà inaugurato, dovrà sopportare la presenza di uno spicchio di costa inguardabile, con tanto di pneumatici buste di plastica abbandonate e chi più ne più ne metta: basta guardare la foto per rendersene conto. Eppure al Comune c’è chi pare pensarci poco o niente, impegnati a fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori del cantiere di quel ‘waterfront’ di San Girolamo. <<Un’opera che stiamo realizzando dopo circa trent’anni di attesa. Un’opera complessa, che ha già cambiato in meglio il volto di quella zona della città, benché non sia ancora completa in tutte le sue parti>>, ha chiosato un paio di mesi fa l’assessore civico ai Lavori Pubblici, Giuseppe Galasso. Aggiungendo pure che è troppo facile <<…speculare sui ritardi di grandi opere pubbliche, particolarmente complesse come in questo caso, in cui sono previste sia lavorazioni marittime (scogliere, ripascimenti) sia riqualificazioni stradali e manufatti edilizi: chiunque abbia amministrato una grande città conosce perfettamente i rischi e le lungaggini burocratiche che inevitabilmente accompagnano questo tipo di realizzazioni>>. Bene, per Galasso il compito di un amministratore pubblico è portare avanti i cantieri, superando tutte le insidie che la fase finale riserva, evitando magari interruzioni prolungate per ripulire spicchi di mare infestati da scarichi di fogna. <<Noi dobbiamo seguire il corretto svolgimento dei lavori, modificare in corso d’opera dove c’è da correggere e ascoltare i cittadini che quel cantiere lo vivono quotidianamente, indipendentemente dalle contingenze elettorali di turno>>, ha già rimarcato l’assessore. E dire che c’è stata già una lunga serie di interventi non previsti nel progetto originale, con l’obiettivo di raccogliere le segnalazioni e i suggerimenti dei residenti: è il caso degli interventi sulla viabilità che hanno interessato via Puccini – distrutta e resa impraticabile dalle radici dei pini ed oggi tornata alla normalità – e via Romito – inaccessibile agli autobus a causa di alcuni muretti in cemento, prontamente demoliti, con creazione di una fermata bus proprio nel centro di Fesca – della creazione di 40 nuovi posti auto resa possibile dalla realizzazione di una nuova strada a senso unico davanti al complesso “Equatore” al servizio proprio delle attività commerciali della zona – non prevista nel progetto waterfront originario e inserita a seguito di una variante – della riqualificazione di piazzetta Perosi -arricchita di circa 40 posti auto con una modifica del progetto e dove saranno installati gazebo, sedie e tavoli già smontati dal giardino Triggiani, come richiesto dagli anziani del quartiere – e della riqualificazione di via San Girolamo che realizzeremo invece nell’abito degli interventi dell’ARCA sul complesso degli alloggi popolari. Per il Comune il progetto andato in gara riguardava tutto il waterfront, ad eccezione del tratto prospiciente le case popolari, di competenza di Arca Puglia. Chissà cosa diranno al taglio del nastro sindaci e assessori a proposito del nuovo e meraviglioso lungomare barese di San Girolamo, che sboccherà in uno spicchio di mare putrido e nauseabondo. Certamente indegno d’una città civile…

 

Francesco De Martino

 


Pubblicato il 18 Settembre 2018

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