Cronaca

Una corona di fiori per ricordare Araldo Di Crollalanza

Il 19 maggio del 1892 nasceva a Bari Araldo di Crollalanza illustre giornalista e politico, nominato podestà della città di Bari dal 1926 al 1928. Questa mattina, proprio in occasione dell’anniversario della sua nascita, il ‘Comitato per le onoranze di Crollalanza’  depositerà una corona di fiori presso il Monumento dedicatogli in piazza Eroi del Mare.   <> si legge in una nota congiunta del Presidente del Comitato, Michele Mirizi, insieme al Presidente onorario, Aldo Baldi.  Una figura alla quale indubbiamente la nostra città deve moltissimo: oltre alla progettazione e realizzazione del maestoso lungomare, a lui va il merito dell’unificazione dei piccoli comuni di Ceglie, Loseto, Carbonara, Palese e Santo Spirito, la creazione della Fiera del Levante  inaugurata nel 1929,l’università ed il moderno politecnico,  la costruzione del porto e l’istituzione dei moderni servizi pubblici.  Non solo: Araldo di Crollalanza si distinse anche come Deputato del Partito Nazionale Fascista (1924-1943), del quale fu prima sottosegretario (1928) e poi Ministro dei lavori pubblici (1930-1935), per l’impegno profuso nella fondazione dell’Azienda autonoma delle strade italiane con la quale sistemò la rete stradale nazionale; nella ricostruzione post-sisma in occasione del terremoto del Vulture avvenuto il 23 luglio 1930; nella bonifica integrale di una vasta zona della Dalmazia e nella trasformazione agraria di Etiopia ed Albania; nella fondazione dell’Istituto Nazionale Luce (tutto questo in soli 10 anni nel dicastero delle opere pubbliche). Inoltre dal 1935 al 1943 presiedette l’Opera Nazionale Combattenti, ed il suo nome fu in particolare legato alla bonifica dell’Agro Pontino: durante il suo ministero infatti furono create le città di Littoria (oggi Latina), Sabaudia e Pontinia; mentre durante la successiva presidenza dell’ONC furono create anche le città di Aprilia e Pomezia. Nella Repubblica Sociale Italiana fu commissario straordinario per il Senato e la Camera, mentre nel dopoguerra fu redattore del Giornale d’Italia e senatore della Repubblica con il Movimento Sociale Italiano per ben sette legislature a partire dal 1953, ricoprendo la carica di capogruppo del MSI-DN al Senato dal 1977 al 1986.  A lui la città di Bari ha voluto, quindi, intitolare una parte del lungomare e due sculture raffiguranti il busto del politico situate una nella pinacoteca provinciale e l’altra, all’aperto, in piazza Eroi del mare (luogo della cerimonia odierna) inaugurata nel 2001 alla presenza del Presidente dell’Associazione Israele-Italia Alexander Wiesel. Inoltre il podestà di Bari viene ricordato anche nell’area della città metropolitana: a lui sono state dedicate rispettivamente una via nel comune di Altamura e la piazza della stazione nel comune di Monopoli. Indro Montanelli dedicò un accorato ricordo al politico barese: “Crollalanza non fece mai mostra di sé, mai partecipò a spedizioni punitive, mai si fece un partito o una clientela personale, mai brigò per carriere politiche. (…) ogni indagine sul suo patrimonio risultò vana: l’uomo che aveva costruito città e redento province non aveva una casa, né un palmo di terra, né un conto in banca. (…) Gli chiesi se del suo passato covava qualche rimpianto o rimorso. Mi rispose, a voce bassissima: «Uno solo, ma immenso: in quei vent’anni potevamo fare l’Italia, e non la facemmo». Ma se c’era un uomo a cui questo rimprovero non poteva essere mosso, era proprio lui”. E se in coscienza dell’uomo politico di allora poteva sovvenire un tal rimorso, ai politici di oggi non rimane che la retorica d’opposizione fine a se stessa. 

Maria Giovanna Depalma 

 


Pubblicato il 19 Maggio 2016

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