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Una delegazione delle ex frazioni in Commissione parlamentare d’indagine sulle periferie

Una delegazione di cittadini delle due popolose periferie baresi di Carbonara-Ceglie-Loseto e Palese-Santo Spirito, in rappresentanza di una quindicina di Associazioni e Comitati civici operanti su questi territori, è stata ricevuta martedì scorso in audizione dalla “Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di sicurezza e stato di degrado delle periferie”, nella sede romana di Palazzo “San Macuto”. A richiedere l’incontro ai parlamentari di detta Commissione speciale, per evidenziare dalla parte dei cittadini alcune delle principali problematiche e criticità delle ex frazioni baresi che nel 2009 avevano chiesto di staccarsi da Bari con un referendum consultivo conclusosi favorevolmente al distacco, erano state il 18 Settembre scorso le stesse 15 Organizzazioni del territorio che, con apposita istanza inviata al presidente della Commissione, l’onorevole Andrea Causin, avevano lamentato il mancato ascolto, dalla stessa Commissione, delle tante realtà territoriali private esistenti in periferia, quando, in occasione della visita effettuata nel capoluogo pugliese a giugno scorso, i componenti sono venuti a conoscere “de visu”, e quindi direttamente sul territorio, le criticità della Città di Bari e, soprattutto, delle sue degradate, trascurate e popolose aree periferiche, quali sono per l’appunto quelle di Carbonara-Ceglie-Loseto, da un lato, e Palese-Santo Spirito, dall’altro. Infatti, i sottoscrittori della richiesta di audizione, nell’istanza inviata lo scorso mese di Settembre, avevano evidenziato al presidente Causin il fatto che la Commissione in occasione della venuta a Bari si era limitata ad ascoltare solo i rappresentanti della Civica amministrazione (il sindaco Decaro, alcuni presidenti di Municipi di decentramento amministrativo e qualche consigliere comunale e municipale) e non anche i rappresentanti di realtà civiche private, espressioni dei residenti delle aree periferiche, che sicuramente meglio conoscono i territori oggetto d’indagine, se non altro, perché ivi vivono quotidianamente. E, quindi, avrebbero potuto riferire meglio degli stessi rappresentanti istituzionali le diverse problematiche localistiche delle periferie in questione. Circostanza, questa, che – sempre secondo richiedenti l’audizione – avrebbe messo la Commissione d’inchiesta in condizioni di non poter “approfondire” al meglio “situazioni di rilievo anche ataviche, che consentono di tenere dette periferie baresi deliberatamente nell’attuale situazione di degrado  ed abbandono”. Situazione, queste ultime, che “difficilmente potranno essere risolte, visto che sia gran parte del gettito fiscale, tributario ed urbanistico prodotto dalle periferie stesse che gran parte delle risorse straordinarie governative aggiuntive, che dovrebbero essere destinate unicamente alle aree periferiche, a Bari invece vengono sistematicamente dirottate per il centro cittadino o per interventi che nulla hanno a che fare con le periferie stesse”. La delegazione recatasi martedì mattina a Palazzo “San Macuto”, durante le circa due ore dell’incontro di ascolto, ha esposto nei dettagli molte delle criticità che affliggono le due principali aree periferiche baresi che da tempo chiedono di potersi distaccare da Bari, per costituirsi entrambe in due rispettivi Comuni autonomi. A comporre  la delegazione c’erano i rappresentanti delle “Pro-Loco”, Rocco De Adessis per quella di Carbonara, in qualità di presidente, e Francesco Leccese per quella di Santo Spirito, in qualità di socio fondatore incaricato a partecipare a tale incontro dal presidente Vincenzo Colonna, impossibilitato a partecipare personalmente per ragioni familiari. Insieme a questi si nono recati a Roma anche i rappresentanti di due delle altre 13 realtà associative che avevano richiesto l’audizione, l’Associazione onlus “Terzo Millennio” di Palese, rappresentata del presidente Giuseppe Palella, ed il comitato “Uniti per l’Autonomia di Carbonara-Ceglie-Loseto, rappresentato dal presidente Giuseppe Anaclerio. A guidare la suddetta delegazione in audizione alla Commissione, su esplicito incarico dei rappresentanti di tutte le 15 Organizzazione firmatarie la richiesta di ascolto, doveva essere Felice Lorusso, noto avvocato amministrativista barese che, però, per sopraggiunti ed inderogabili impegni professionali, non ha più potuto partecipare all’incontro romano. I quattro rappresentanti intervenuti alla seduta di ascolto, dopo aver ringraziato il presidente Causin e l’intera Commissione per aver accolto la richiesta di audizione, hanno illustrato, anche con il supporto di fotografie cartacee e digitali, la situazione odierna in cui versano i territori periferici oggetto dell’incontro, ovvero quelli del 4° e 5° Municipio di decentramento amministrativo del Comune di Bari. Nell’ordine sono intervenuti Palella (che ha fatto anche da presentatore ai commissari degli altri componenti della delegazione) e Leccese, che hanno documentato le principali criticità e paradossi amministrativi presenti attualmente a Palese e Santo Spirito, a cominciare dalla situazione dei sette passaggi a livello di Rfi, che a breve saranno murati, con soluzioni che andranno quasi sicuramente a peggiorare e ad aggravare la situazione di degrado in cui versano le due ex frazioni a nord del capoluogo, che invece da tempo chiedono, come più valida ed efficace soluzione dei problemi di dette popolazioni, di potersi autogestire con l’autonomia comunale, considerato che il decentramento amministrativo del Comune di Bari si è rivelato fallimentare per tali periferie, sia nella precedente versione delle Circoscizioni, durata ben 33 anni, che in quella attuale dei Municipi, già in vigore da oltre 3 anni. De Adessis ed Anaclerio hanno poi illustrato la situazione in cui versano le realtà periferiche di Carbonara-Ceglie e Loseto ed i principali problemi che incombono su di esse. Problemi che, anche in questo caso, non sarebbero esistiti affatto o che comunque sarebbe stati già risolti, oppure facilmente risolvibili se anche queste ex frazione fossero stare rese Comune a se, com’erano prima del 1928, ossia prima dell’accorpamento con Bari. La Commissione d’indagine sulle periferie concluderà il proprio mandato il 25 novembre prossimo e per quella data sarà pure pronta una dettagliata relazione sul lavoro effettuato dalla stessa nel corso dell’anno di sua attività. In tale resoconto, ha assicurato il presidente Causin, sarà presente anche il prezioso contributo conoscitivo portato ai commissari da parte dell’ascoltata delegazione di associazioni e comitati civici delle ex frazioni baresi.

 

Antonio De luigi


Pubblicato il 26 Ottobre 2017

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