Cultura e Spettacoli

“Una devozione con origine orientale”

Salvatore Perrella sulla Madonna del Carmelo che la Chiesa cattolica celebra domenica prossima 16 luglio

“Una devozione con origine orientale”: lo dice in questa intervista al nostro giornale il celebre mariologo e teologo napoletano padre Salvatore Perrella parlando della Madonna del Carmelo che la Chiesa cattolica celebra domenica prossima 16 luglio. Una devozione tra le più risalenti e sentite.

Padre Perrella, lei è un insigne mariologo. Da dove nasce e come la devozione alla Madonna del Monte Carmelo o detta del Carmelo?

“Intanto diciamo che è una delle maggiormente importanti. La sua origine è orientale, nasce dall’ Oriente e appunto dal Monte Carmelo, caro al profeta Elia, che è in Terra Santa. Su quel monte esisteva un convento di monaci carmelitani. A seguito della guerra iconoclasta, essi furono violentemente perseguitati e poi cacciati. Molti di loro sbarcarono al Sud di Italia e a Napoli in particolare portando con sé l’icona dell’odierna Madonna”.

E allora?

“La posero a Napoli in una cappellina. Poco alla volta divenne popolare perché nel popolo di Dio e nel cuore dei napoletani era ritenuta particolarmente benevola e arrivavano grazie attraverso la sua intercessione. In poche parole entrò nel cuore dei napoletani e poco alla volta la sua fama si estese in tutta Europa, segnatamente in Spagna”.

Che avvenne nella penisola Iberica?

“Che dall’icona si passò poi alle statue lignee, le cosiddette Madonne Pezzute perché ricoperte di stoffa con i colori dei paramenti aventi i colori del tempo liturgico in corso. In poche parole, la copertura della Madonna mutava seguendo la rotazione del colore dell’anno liturgico”.

Una particolarità che è tipica della Madonna del Carmelo è lo scapolare che viene dato ai fedeli…

“In occasione della festa della Madonna del Carmelo viene imposto al fedele che lo voglia lo scapolare o abitino che tanti portano sempre e in ogni circostanza, lo vogliono persino nella tomba. Il ricordo teologico dello scapolare è in realtà il sacramento del battesimo. Non a caso alla fine del rito del battesimo al bimbo si mette un abitino bianco con la formula liturgica dell’invito a portarlo senza macchia per tutta la vita”.

 Una particolarità di questa Madonna è il monte…

“Intanto i fedeli, specie al Sud chiedono alla Madonna di intercedere con Dio, in quanto al Monte è evidente che esso rappresenta una ascesa verso il sacro, nella tradizione biblica salire al monte ha il senso di trascendenza. Chi sale al monte con Maria fa esperienza di Dio”.

Qual è il messaggio teologico della Madonna del Carmelo?

“Maria è sempre la stessa. Lei ci porta a vedere il santo volto di Dio e possiamo definirla la calamita di Cristo. Maria non brilla di luce propria e non è la primizia, ma riverbera la luce del Signore, ne è la catalizzatrice. Tuttavia per una mariologia adulta e non inutilmente sentimentale, come ricorda spesso Papa Francesco, occorre evitare letture sdolcinate del messaggio mariano. In poche parole, cercare di non cadere nell’ infantilismo, ma avere una fede matura. In sintesi, riconoscere che Maria è sempre colei che ci porta a Cristo, ma che la primizia, il centro rimane il Signore. In quanto al monte è utile ricordare che chi sale al monte fa sempre esperienza di Dio ed è questa una delle particolarità della Madonna del Carmelo”.

BV


Pubblicato il 14 Luglio 2023

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