Cultura e Spettacoli

Una mostra che celebra la donna, tra scultura e pittura

“Dagli occhi delle donne derivo la mia dottrina: essi brillano ancora del vero fuoco di Prometeo, sono i libri, le arti, le accademie, che mostrano, contengono e nutrono il mondo.” Diceva William Shakespeare dell’universo femminile. Di questa complessità, di questo leggiadro mistero e di queste intime fascinazioni ci parlano con le loro opere il maestro del bronzo Leonardo Lucchi e il pittore Ido Erani, celebrandone l’eterna bellezza nell’imperdibile bipersonale “L’Incanto”, inaugurata lo scorso 14 maggio presso la galleria San Giorgio Arte a Bari, e visitabile fino al 18 giugno. Alla presenza dei due maestri di fama internazionale si è svolta la cerimonia inaugurale dell’evento che arriva a Bari dopo il grande successo di Reggio Calabria in occasione del 50° anniversario dal ritrovamento dei Bronzi di Riace. Le sculture d Leonardo Lucchi sembrano evocare un senso di leggerezza inafferrabile nelle loro pose eteree ed espressioni rivelatrici, in contrasto con la materia scultorea: la particolarità che colpisce è quella di usare come punto di appoggio il piede. Legame indissolubile con la terra, madre creatrice. “Sono sempre stato affascinato dal mondo femminile. La mia è una poetica fatta di autenticità, mi ispiro a tutto ciò che mi circonda e di cui percepisco la bellezza. I giochi semplici della mia infanzia: l’altalena, la cavallina, la ruota…  La protagonista delle mie sculture è la donna, il mio soggetto preferito. Sono attratto dalla danza, dalle movenze leggiadre femminili. Dal loro modo di raccontarsi intimo fatto di segni e sottili presagi, ogni mia opera esprime gioia di vivere, bellezza, sensualità, dolcezza, sogno. In questo periodo abbiamo tanto bisogno di ritornare a queste cose. Le mie sculture sono alleggerite dal peso. Come se non vi fosse senso della gravità, poggiano soltanto la gamba sulla base per dare un senso di slancio alla figura ma nello stesso tempo di legame con la terra. La donna per me è tutto, è madre creatrice, è l’amore cosmico, ciò che di bello esiste nel mondo. Quest’anno festeggio i cinquant’anni di matrimonio con mia moglie, lei è stata la mia prima modella e musa ispiratrice. Il suo volto è riconoscibile in quasi tutte le mie sculture.” La tecnica dell’affresco, invece, contraddistingue la produzione di Ido Erani, che da oltre cinquant’anni ne fa la base di rappresentazioni pittoriche che uniscono tecnica antica e soggetti moderni. Nella sua carriera l’artista ha stretto un profondo legame con i maggiori esponenti della Pop Art durante un lungo soggiorno a Los Angeles.” Come base per le mie opere utilizzo la tecnica della combustione, metodologia antichissima che veniva utilizzata dai grandi maestri del passato, ne è un esempio la realizzazione della Cappella Sistina. Per anticipare l’essiccazione della calce si utilizza la combustione, come faceva Michelangelo, solo che io amo realizzare soggetti moderni in atmosfere antichizzate, in questo caso la donna, in tutte le sue poetiche declinazioni. Prima dell’utilizzo del cemento c’erano la calce e la polvere di marmo. Mi dedico allo studio delle tecniche dell’affresco fin dai tempi dell’accademia. Ho girato il mondo e sono stato anche molto tempo in America. Ho conosciuto molti grandi artisti di arte contemporanea, il mio periodo più felice è stato a Las Vegas. Riguardo alle forme d’arte moderna più estreme sono perplesso… credo ci siano artisti molto capaci e di spessore, ma ve ne sono altri totalmente improvvisati. Per molti galleristi oggi l’arte moderna rappresenta quasi una sfida con se stessi. Mi viene in mente il grande Lucio Fontana, che ho conosciuto personalmente. Era un bravissimo artista figurativo, ma a un certo punto ebbe un grande cambiamento, forse dovuto a ragioni sentimentali particolari. Cominció a realizzare delle tele con dei tagli, e un giorno per caso un gallerista entrò nel suo studio, e guardando quelle opere così particolari disse che quella era la vera arte di oggi! E così è andata… Fontana era un uomo che dormiva molto poco e, durante le sue notti in dormiveglia, scriveva dietro le tele lunghi racconti.” Durante la serata inaugurale Erani ha stupito il pubblico con la performance live di una combustione.“È un periodo di ripresa per l’arte, abbiamo riscontrato molta partecipazione di pubblico ai nostri eventi, ci hanno chiesto perfino di ripeterne alcuni. Penso ci sia tanta voglia di cultura, di arte, leggerezza e bellezza.” Dichiara Marigea Cirillo, responsabile addetta alle comunicazioni della galleria San Giorgio Arte.

Rossella Cea


Pubblicato il 17 Maggio 2022

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