Cronaca

Una Pasqua di meritata resurrezione per i nostri ristoratori

Sarà una Pasqua di meritata resurrezione per i nostri ristoratori dopo anni di tribolazioni, quasi che il ristorante fosse il luogo del contagio. Così questa benemerita categoria di imprenditori, i ristoratori, che rappresentano una buona fetta del pil nazionale sono stati spesso posti sotto schiaffo e non adeguatamente risarciti. Ed ecco che questa volta si annuncia per loro una Pasqua da sold out. Meglio così. Ne abbiamo ascoltati alcuni. Partiamo da Dino Saulle che gestisce a Ruvo il celebre Upepidde, meta dei buongustai: “Incrociando le dita, se non accade niente altro, siamo al tutto esaurito per il pranzo pasquale, che del resto è la giornata delle famiglie. Ovviamente non illudiamoci che tutto sia risolto, il virus circola e bisogna essere prudenti. Inoltre se è vero che faremo l’ esaurito, è anche innegabile che in settimana tanti di noi sono vuoti o quasi. E le spese vive corrono, i fitti, le materie prime sono cresciute a dismisura, idem l’energia elettrica e il gas”. Per Pasqua, Saulle ha organizzato un raffinato menù degustazione a 50 euro nel quale il top è il nido di spaghetti croccante con tuorlo d’ uovo e crema al parmigiano. Si replica a Pasquetta con prezzo più basso. Parola al barese Michele Balzano titolare a Bari di Mareviglie, ristorante di ottimo pesce: “Noi facciamo menù alla carta per evitare spese ingenti come l’ anno scorso. Lasciamo liberi i clienti di scegliere quello che vogliono”. Menù degustazione per Mauro De Pasquale, Antica Braceria Biscegliese. “Siamo quasi al tutto esaurito, la gente ha voglia di uscire e di svagarsi dopo un periodo di chiusura. Noi abbiamo elaborato un menù degustazione per Pasqua con pesce e agnello, mentre a Pasquetta facciamo quello della domenica”. Francesco Tedeschi, titolare del noto Food and Bloom di via De Rossi fa registrare il sold out. Menù degustazione disegnato dalla brava chef Angela D’ Errico con tradizione ed innovazione: ” Abbiamo proposto un menù che ricalca la tradizione con qualche rivisitazione della chef. Il costo 50 euro, mentre saremo chiusi a Pasquetta considerato che la gente fa la classica gita fuori porta”. Michele Matera del celebre Corteinfiore di Trani, paradiso dell’ottimo pesce: “Si respira aria nuova e voglia di evadere e lo percepiamo dalle prenotazioni. Noi abbiamo le camere per soggiornare e sono andate a ruba. Si vedono i turisti per fortuna. Noi lasciamo il menù alla carta, degustazione a Pasquetta”. Parola a Antonio Del Curatolo titolare a Trani delle Lampare al Fortino, ristorante di unica raffinatezza: “Andiamo verso il tutto esaurito ed era ora. Ma la paura e la tensione per la guerra in atto si fanno sentire. Certamente dopo due anni di chiusura la gente vuole divertirsi, almeno a Pasqua. Facciamo, come tutti i locali di un certo lignaggio menù alla carta”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 13 Aprile 2022

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio