Cronaca

Una passeggiata in carrozzina

 

Il sindaco di Bari, Antonio Decaro accompagnato dagli assessori Paola Romano e Pietro Petruzzelli hanno provato a trasformarsi in disabili e per un giorno hanno sperimentato, in prima persona, le difficoltà e gli ostacoli derivanti dall’esistenza di barriere architettoniche nel centro di Bari, disagi che vivono i soggetti con problemi di deambulazione

L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione leZzanzare che hanno invitato i  rappresentanti del Comune di Bari a salire a bordo di una carrozzina e a percorre su di essa un tragitto che si estendeva da piazza Umberto a corso Vittorio Emanuele, allo scopo di testare le rampe già esistenti e quelle di nuova realizzazione, nonché  le pendenze, gli scivoli occupati dalle auto e i negozi inaccessibili.

Il sindaco e i due assessori hanno constatato sin da subito tutte le criticità che i disabili e i loro accompagnatori vivono e affrontano quotidianamente, criticità generate  da una progettazione errata e superficiale che non considera adeguatamente le esigenze dei fruitori finali.

A questo punto una domanda sorge spontanea? È sufficiente che il sindaco e l’assessore Petruzzelli si facciano scarrozzare per il centro cittadino per  risolvere le difficoltà dei disabili sempre più ingabbiati da quelle barriere architettoniche che dovrebbero essere del tutto eliminate?  il sindaco ha constatato le difficoltà e si è impegnato a fare qualcosa per i disabili in carrozzina. Ma dove era quando sono state concesse le autorizzazioni per l’apertura degli esercizi commerciali? In quel momento nessuno degli organi deputati al controllo si era reso conto di errate pendenze e di barriere che ostacolavano la vita dei disabili?

Dopo la pubblicazione della foto del sindaco e dell’assessore Petruzzelli  in carrozzina si sono scatenati i social e molti sono stati i commenti dei disabili che si sono sentiti offesi e non di certo gratificati da quel gesto. C. A ha scritto: “Per capire qualcosa dovrebbero sedersi tutti i giorni, per almeno un mese, svolgendo gli atti quotidiani di ogni comune mortale (andare al bar, andare al cinema, andare in bagno, frequentare tutti gli uffici pubblici, andare in hotel, prendere un mezzo pubblico, uscire in barca, far visita a casa di un amico ecc.). Non è sufficiente il giretto dimostrativo di un’ora per due vie cittadine. Sono convito che il loro approccio al problema cambierebbe radicalmente. Comincerebbero a vedere il mondo con occhi diversi, simili ai nostri”. Anche Gianni Romito, presidente delle Associazioni Hbari e associazione pugliese persone para/tetraplegico, insieme all’associazione Volare più in alto si è  mostrato profondamente indignato da quest’ultima iniziativa a cui hanno preso parte rappresentanti del Comune di Bari. Ha infatti dichiarato  che: “è una cosa vergognosa vedere Petruzzelli che va in carrozzina insieme al sindaco dopo che hanno trascurato i bisogni delle persone disabili, sia nell’ambito sportivo che nella vita quotidiana. Vi chiedo, chi è l’organo preposto al controllo sulla accessibilità nei luoghi pubblici? Non deve essere il comune a rilasciare la concessione alle nuove aperture di esercizi commerciali, purtroppo troppo spesso con barriere architettoniche? Purtroppo mancano i necessari controlli. Infatti chi deve autorizzare l’avvio delle attività commerciali sono proprio loro. Abbiamo messo a loro completa disposizione la nostra immagine e ancora una volta sono state totalmente svilite le esigenze primarie delle persone disabili, a pochi mesi dalla campagna elettorale e non avrei dato la possibilità di utilizzare la sofferenza delle persone e strumentalizzarla con ironia. Da quasi 4 anni questa amministrazione governa questa Città senza aver migliorato nulla. Inoltre se avessero voluto provare realmente il disagio dei disabili avrebbero dovuto effettuare l’intero percorso mossi solo dalla forza delle loro braccia e non spinti da altri”.

Infine, mi chiedo – ha aggiunto Romito – “Come mai il luogo prescelto per la passeggiata ha condotto la stampa verso la scalinata realizzata in prossimità della chiesa di San Ferdinando. Quali propositi si celano dietro tale scelta? Ora basta utilizzare il tempo per iniziative come queste! Per far crescere Bari occorre operare sul campo e non sulle piste dei disabili” .

Marina Basile


Pubblicato il 12 Dicembre 2017

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