Cronaca

Una proposta di legge della Regione per aiutare l’editoria pugliese

 

“La crisi che ha colpito il nostro Paese, ha colpito anche il mondo della comunicazione, così abbiamo pensato di avanzare una proposta di legge, che miri a risollevare le sorti delle televisioni locali, del web, dei periodici e dei quotidiani”. A dichiararlo Onofrio Introna, presidente del Consiglio regionale. Il principio basilare sul quale si fonda la proposta di legge è quello di tutelare il lavoro dei giornalisti, facendo sì che benefici o agevolazioni finanziarie regionali privilegino imprese di informazione e comunicazione che operano in Puglia, rispettando requisiti di correttezza gestionale, regolarità contributiva e occupazionale. Poco tempo fa, la Regione Puglia era intervenuta per sostenere le emittenti televisive locali nel passaggio al digitale terrestre, mediante un bando che destinava 10 milioni di euro a tale scopo. Di questi 10 milioni solo 6 sono stati realmente investiti per sostenere 22 emittenti televisive locali nello switch off. “Il nostro obiettivo era quello di proteggere il ricco patrimonio di emittenti locali, al fine di proteggere prima di tutto la democrazia dell’informazione – ha dichiarato il presidente Introna – Ma molto probabilmente i tempi erano troppo avanti e la crisi si faceva già sentire, quindi non siamo potuti andare oltre il 60% delle possibilità”. L’attuale proposta di legge invece, elaborata dall’Ufficio consiliare di Presidenza in collaborazione con l’Associazione della Stampa pugliese, mira a tutelare gli interessi dei giornalisti, degli operatori e dei tecnici televisivi, ovvero di tutti quei soggetti che in un modo o nell’altro producono l’informazione. Se la proposta di legge sarà attuata, i diversi organi di informazione dovranno rispettare norme ben precise e dovranno dimostrare di essere in regola con il pagamento degli stipendi e dei contributi. Inoltre, coloro che avranno l’opportunità di ottenere finanziamenti pubblici, dovranno dimostrare di avere nel proprio organico contratti a tempo indeterminato e full-time. Per quanto concerne invece i rapporti di collaborazione, le redazioni dovranno tenere conto della legge sull’equo compenso. “L’informazione non è in crisi, al contrario c’è sempre una crescente domanda. Quello che è in crisi è l’intero sistema dell’informazione – ha sentenziato Francesco Strippoli, della Giunta esecutiva di Assostampa – Alla luce di questo, chiediamo alla Regione Puglia di intervenire al più presto in questo settore, come ha fatto precedentemente in altri. L’informazione locale è importantissima per la difesa della democrazia”. Condivisa  dall’Ufficio di Presidenza, la bozza di testo normativo sarà trasmessa alla commissione competente e da questa all’Aula. Si conta su tempi rapidi per una proposta di legge “ben fatta – secondo il vicepresidente Marmo – ed ulteriormente migliorabile con precisazioni puntuali e chiarimenti, che verranno introdotti nel corso dell’iter consiliare”. Si può pensare infatti ad estendere il principio base a tutti gli enti strumentali della Regione  e a coinvolgere sullo stesso orientamento anche gli enti locali. Ora ci si attende altrettanta attenzione anche da parte del Governo regionale. “Sarà una legge di principi che premierà la buona editoria, cercando di coniugare la tenuta delle aziende sul mercato editoriale e l’occupazione regolare dei giornalisti, anche nella piena consapevolezza della crisi dell’emittenza privata, mai in difficoltà come questo momento” ha concluso Onofrio Introna.

 

Nicole Cascione


Pubblicato il 2 Agosto 2013

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