Una sconfitta incolore in terra ligure
Il Bari torna da La Spezia a mani vuote. Finisce 3 a 2 per i padroni di casa. Una prova dettata dalle troppe occasioni sbagliate e dal poco gioco. Gli aquilotti si bloccano al quarantesimo del primo tempo grazie ad un inserimento sulla destra, cross per Di Gennaro che svetta tutto solo battendo Lamanna con un colpo di testa.La punizione di Bellomo terminata tra le braccia del portiere bianconero Iacobucci sancisce la fine della prima frazione con in risultato di 1 a 0.Nel secondo tempo entra Sabelli al posto di Ristovski. Ma al cinquantaseiesimo della ripresa lo Spezia raddoppia con Sansovini. I pugliesi si fanno cogliere in contropiede dall’accelerazione di Antenucci che serve l’ ex Pescara, il quale batte l’estremo difensore barese in uscita portando il risultato sul 2 a 0. Dopo un minuto Ceppitelli accorcia le distanze per gli ospiti, su calcio d’angolo battuto da Bellomo, il difensore svetta di testa. Al settantaduesimo dopo alcune iniziative biancorosse lo Spezia si porta sul 3 a 1, cross di Sammarco sulla sinistra Sansovini sbuca tra i difensori del Bari, anticipando Ceppitelli e mettendo la palla in rete. Dopo sette minuti Caputo accorcia nuovamente le distanze; il numero 18 barese raccoglie la sfera insaccandola alle spalle del numero uno spezzino, a seguito di un tentativo in rete da parte di Galano. Negli ultimi minuti il Bari potrebbe pareggiare, ma è troppo tardi. Lo Spezia si porta a casa i tre punti.Dal match di sabato emergono gli stessi limiti visti contro il Sassuolo, l’incertezza del portiere Lamanna, sopratutto nelle uscite e i sei goal subiti in due gare, presagio dell’appannamento difensivo.La sicurezza nel reparto arretrato è fondamentale per poter raggiungere dei risultati importanti. Se le conclusioni sotto rete non mancano, grazie al maggiore dinamismo ed alla velocità delle punte, gli errori commessi della difesa possono vanificare quanto di buono stanno facendo gli attaccanti. D’altro canto però guardando il quadro complessivo della diciottesima giornata la classifica del Bari non ha subito grossi stravolgimenti. Il campionato cadetto però è segnato dall’equilibrio precario, bastano un paio di sconfitte per tornare a galleggiare nella zona playout, come è già successo in questa stagione dopo i bruschi stop con Livorno ed Empoli.In conferenza post gara ha parlato il tecnico dei galletti Torrente apparso visibilmente scontento della prestazione globale dei suoi ragazzi:” L’approccio alla gara non mi è piaciuto. Nella prima parte dell’incontro ci siamo snaturati, non dimostrando il nostro reale valore. Si sa come gioca questo Bari, non aspettiamo mai l’avversario, facciamo del pressing profondo la nostra arma. Con lo Spezia tutte queste cose non si sono viste e certi errori si pagano. La ripresa è stata più propositiva, abbiamo segnato due goal e potevamo pareggiare nei minuti finali con Borghese. In difesa abbiamo commesso delle grosse ingenuità, quando hai contro avversari come Sansovini, Antenucci e Di Gennaro non puoi concedere certe occasioni. Speriamo che la sconfitta venga subito accantonata, dobbiamo pensare ai prossimi quattro impegni, non dimenticando che l’obiettivo reale resta la salvezza e la valorizzazione dei giovani in rosa”. Anche capitan Caputo è dello stesso parere di Torrente:” Abbiamo concesso un intero tempo ai liguri, subendo due reti che si potevano evitare. Il tutto ha influenzato l’esito finale del match. Siamo stati ingenui; se ad una squadra con tanti bravi giocatori concedi tanto non puoi lamentarti. Anche il terzo goal è frutto di alcune nostre disattenzioni. Dispiace per come è andata, occorre immediatamente voltare pagina, dobbiamo salvarci e farlo in fretta raggiungendo il nostro traguardo stagionale”.Sta per terminare il girone d’andata mancano 3 partite alla fine. Nel complesso il quadro del Bari non è male, considerando che quel meno sette di partenza. Quello che manca è la continuità nelle prestazioni, fermo restando che non si può chiedere troppo a questi ragazzi, la squadra durante il mercato estivo è stata costruita per raggiungere una salvezza tranquilla con pochi mezzi economici a disposizione. Le ingenuità difensive continuano però a pesare sull’esito della gara, probabilmente senza qualche errore di troppo la classifica dei biancorossi sarebbe stata diversa. L’unico modo per riprendersi in fretta è continuare a lavorare con tranquillità, per mettere in cascina altri punti utili alla causa, prima che il mercato di gennaio possa portar via qualche giocatore importante. Sabato arriva il Novara voglioso di uscire dai bassi fondi della graduatoria dopo la vittoria per 3 a 1 in casa contro il Padova. Un ostacolo sulla carta alla portata del Bari, ma servirà molta concentrazione e tanto lavoro per evitare un’altra debacle all’interno delle proprie mura.
Davide Annicchiarico
Pubblicato il 11 Dicembre 2012