Cultura e Spettacoli

Una “strategia musicale” contro la xenofobia

L’epidemia di coronavirus non ferma gli sbarchi e i leghisti vomitano ulteriore veleno sui migranti e sul loro ‘puparo’: quel povero Papa Francesco accusato d’essere un ‘collaborazionista’, oltre che un ‘usurpatore’ (ma non uno strale questi signori scagliano contro le mafie internazionali – tra cui spicca quella tricolore – che ferocemente lucrano su quest’altro business). Per fortuna ci sono quelli che guardano allo stesso fenomeno con animo lieto. Costoro potranno darsi appuntamento tra l’11, il 12 e il 13 settembre a Bari, al Parco Giacomo Princigalli (a cento metri dallo Shoville) per la XV edizione di ‘Festa dei Popoli’. La Festa si colloca simbolicamente a metà strada tra la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione (3 ottobre) e la Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato (27 settembre). Tra i molti eventi in programma molto atteso per domenica 13 è ‘Migranti 2.0’, un progetto di Luigi Morleo. Percussionista e compositore, docente e coordinatore del Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali presso il Conservatorio di Musica N. Piccinni di Bari, Luigi Morleo presenta nell’occasione il Roy Joy, un coro composto da giovanissimi provenienti da culture diverse. Il collettivo è risultato di una serie di incontri che si sono tenuti presso il Centro di Accoglienza MSNA (Minori Stranieri Non Accompagnati) Communitas di Bari, al termine dei quali sono stati individuati voci e canti tradizionali. Morleo, successivamente, ha composto cinque composizioni originali utilizzando i canti selezionati e arrangiando il tutto con un ensemble strumentale formato da alcuni strumentisti italiani provenienti dal Conservatorio Tchaikovsky di Catanzaro e dal Conservatorio Piccinni di Bari (le composizioni sono state incise in Cd col supporto della Regione Puglia, Associazione Abusuan, Conservatorio di Musica Piccinni di Bari, Cooperativa Medihospes Cooperativa sociale Onlus). A comporre il Roy Joy sono Akrim Mirda Hriddy. Miahai Roni e Amri Yassine (Bangladesh), Slama Faouzi e Chrif Adem (Tuinisia). I sei ragazzi saranno accompagnati dall’Ensemble del nostro Conservatorio composto da Paolo Debenedetto /sax soprano), Francesco Palazzo (fisarmonica), Giuseppe Scarati (Basso Tuiba) e, ovviamente, Luigi Morleo alle percussioni. Intanto ‘Migranti 2’ va in scena questa sera a Cetraro (CS) in occasione di Fortissimo Festival. “Siamo alle prese con una massiccia migrazione verso l’Europa – spiega Morleo – Nello specifico l’Italia è diventata l’approdo più significativo e il sud Italia una banchina tra le più sfruttate. I migranti di seconda generazione arrivano con i più profondi intenti di integrazione e una festa di condivisione delle diverse culture potrebbe diventare una grande opportunità per tutti. Il progetto ‘Migranti 2.0 vuole essere una strategia musicale.”

Italo Interesse

 


Pubblicato il 9 Settembre 2020

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