Cultura e Spettacoli

Uno, nessuno o qualcuno (siamo tutti un po’ lucani)

Dopo l’Amaro adesso va il Lucano… Era ora che ci si accorgesse di questo popolo discreto e tenace, laborioso e onesto. Spiace solo che il (ri)lancio dell’ ‘homo lucanus’, avvenuto solo in chiave tamarra, come dimostra il successo di un Rocco Papaleo, paghi il dazio di scontati stereotipi da Mezzogiorno vintage. Da questo punto di vista fece molto meglio Lina Wertmüller nel 1963 col suo film d’esordio. Pellicola spassosa e intelligente, ‘I basilischi’ narra di tre apatici giovani di un imprecisato paese lucano ai confini con la Puglia e dipinge una Lucania mite ed essenziale, a suo modo felice. Adesso a riproporre con simpatia la rustica genuinità del popolo lucano è un altro figlio di quella terra, Dino Paradiso. Di questo giovanissimo cabarettista giovedì scorso abbiamo apprezzato la verve e la presenza scenica, il senso del tempo e la mimica opportuna. Il suo spettacolo era in cartellone al Bravò nell’ambito della rassegna ‘Veni vidi risi’, curata da Fabiano Marti. ‘Uno, nessuno, qualcuno’ è testo di valenza ultra-lucana nel senso che si presta a fotografare altrettanto bene pure certo entroterra apulo-calabro-siculo. Ciò emerge soprattutto dal tormentone principe dello spettacolo : la lentezza. Il tema della pacata indolenza lucana, aspetto locale della più generalizzata abulia delle genti dell’antico Regno di Napoli, viene trattato da Paradiso con intelligenza. Fulminante una battuta a tale proposito : Hanno voluto insignire Matera del titolo di capitale europea della cultura ma sapendo che non abbiamo mai fretta la cosa è stata rimandata al 2019!…A proposito di cultura. La Lucania ha dato vita a numerosi talenti : Quinto Orazio Flacco, Gesualdo da Venosa, Isabella Morra, Rocco Scotellaro… Ha dato vita anche a Giuseppe Mango, cantante e compositore di vasto e meritato successo drammaticamente scomparso lo scorso 7 dicembre. Con un grato ricordo dell’artista nato a Lagonegro sessant’anni fa, il bravo Dino Paradiso ha chiuso lo spettacolo in una pioggia di applausi. – Prossimo appuntamento di rassegna, giovedì 8 e venerdì 9 gennaio con la compagnia tarantina Colpo Di Scena che presenta ‘C’etra una volta – storia di un quartetto’ con Gianluca Ferrarese, Maurizio Pulito, Lucia Bax e Marcello Pulito. Lo show musicale di Gianluca Ferrarese si sviluppa in due atti ed è interamente cantato dal vivo ; lo supportano piccole coreografie e interventi teatrali. Accompagnati al piano dal M° Danilo Tarso, i quattro ‘cantattori’ propongono i maggiori successi della celebre formazione che, composta da Tata Giacobetti, Virgilio Savona, Lucia Mannucci e Felice Chiusano, scrisse una pagina importante della musica italiana negli anni rampanti della tv di Stato e dell’Italia del bum economico.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 16 Dicembre 2014

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