Un’oasi di serenità e ottimo mangiare
Un antico palazzo nobiliare del 1500 ospita un ristorante con lussureggiante giardino fiorito, location mozzafiato. E’ la bella storia di “Corteinfiore”, il ristorante fortemente voluto da un guru della ristorazione tranese Michele Matera, che è anche Presidente dei ristoratori di Trani. Contrario al ” mangiare in strada”, Matera ha trasformato un palazzo nobiliare di Trani (il palazzo Pignatelli- Filangeri al quartiere San Marco, nei pressi del porto turistico) in ristorante ospitato dentro un verdissimo giardino. Un’ oasi di serenità e ottimo mangiare. Invertendo la tradizionale rotta (albergo con annesso ristorante), Matera ha aggiungo al ristorante già operante dodici lussuose stanze per coloro che volessero fermarsi a dormire. Insomma, quella che una volta si chiamava locanda. Abbiamo intervistato Michele Matera.
Matera, perché un ristorante dentro un palazzotto antico e in un giardino?
“Io odio il mangiare per strada. E allora ho avuto questa opportunità, utilizzare il cortile di un palazzo del 1500. La gente in questo modo si rilassa in un ambiente fiorito, nel verde”.
Poi sono arrivate le stanze…
“Esatto. Il concetto è diverso da quello dell’hotel. In pratica non siamo un ristorante d’albergo, ma abbiamo seguito il percorso opposto aggiungendo al ristorante dodici stanze. Come fosse una vecchia locanda, termine al quale si attribuisce senso dispregiativo. Invece nella storia le locande erano utilizzate spesso per i pellegrini”.
Qual è la mentalità del suo ristorante?
“Ovviamente vivendo in un posto di mare, il pesce la fa da padrone. Però abbiamo cambiato le regole di una cucina commerciale rivisitandone i dettami, sempre fedeli a due principi: tradizione e materie prime di selezione rigorosa. Non amiamo eccentricità ed eccellere nelle novità. La genuinità resta basilare. Mettiamoci in testa che oggi se un cliente spende 100 euro al ristorante, è giusto che esca soddisfatto non solo sul lato estetico dell’impiattamento, ma anche della sostanza”.
E veniamo al ristorante. Sotto la supervisione dello chef Massimiliano Quaquarelli lavorano altri nove in cucina. Le specialità: crudo di mare freschissimo, battuto di gamberi rossi, semi di papavero e limone candito, sformatino di baccalà, patate e pomodorini seccati al sole, scampi, gamberi rossi, olio extravergine, spaghettoro Verrigni (spaghetti trafilati con oro) aglio, olio, peperoncino cozze e polpa di riccio. Solo alcune delle proposte assieme a carpacci di pesce e tartare di tonno, eseguite in modo impeccabile al punto che per questo locale si sono scomodati Gambero Rosso e Veronelli.
Di prestigio la carta dei vini, servizio inappuntabile, onesto il rapporto qualità -prezzo. Location super e arredo elegante. Merita una visita a Trani.
Bruno Volpe
Pubblicato il 29 Ottobre 2021