Cultura e Spettacoli

Velieri o aerei, predisposizione logistica di una terra

Le basi di Gioia e Amendola sono allertate : se Gheddafi non rispetta l’ultimatum, non resta che l’intervento armato. Avevamo seppellito il ricordo di dodici anni fa, quando dalle piste degli aeroporti pugliesi si levarono i cacciabombardieri Nato diretti sulla Serbia di Milosevic. Torna così la Puglia a confermarsi insostituibile base logistica in certi teatri di guerra. Una situazione che, volgendo lo sguardo all’indietro, non si presenta per la prima volta. Quante volte i porti di Bari e Brindisi durante l’ultima guerra mondiale videro partire migliaia di soldati per il Balcani e l’Egeo? E ancora durante la seconda guerra mondiale, non fu il capoluogo pugliese la testa di ponte da cui in Italia gli Alleati lanciarono l’attacco contro i nazi fascisti? Arretrando la prospettiva storica, non va dimenticato che per secoli, durante la dominazione romana, il porto di Brindisi salutò schiere di legionari in partenza per il medio oriente. L’inaffidabilità delle fonti storiche non consente di valutare se nei giorni antecedenti lo splendore della Magna Grecia la Puglia – nella parte compresa fra Brindisi e Taranto – fu viatico di altrettanto grandi spedizioni o sbarchi militari, ma ciò non è da escludere. In ogni caso, nessun periodo più di quello delle crociate vide questo lembo orientale del Belpaese così protagonista. Non si pensi solo al fatto che a  dai porti del basso Adriatico, a cominciare da quello di Barletta per finire con quello di Otranto, partirono interi eserciti alla volta della Terrasanta. La Puglia era pure l’avamposto dei potentissimi ordini monastico-cavallereschi preposti a promuovere e gestire quelle grandi missioni. Sotto il controllo di questi insediamenti erano masserie, pascoli, seminati, senza la cui produzione non sarebbe stato possibile rifornire di derrate alimentari soldati lontanissimi e in territorio nemico. Se si prova a immaginare il ponte Puglia-Terrasanta anche limitatamente ai bastimenti da carico che pressoché ogni giorno facevano la spola tra il canale d’Otranto e il Mediterrano Est ci si fa un’idea delle dimensioni di una crociata. Si può insomma affermare, considerando per esempio la capacità produttiva pugliese in fatto di frumento, che senza il supporto logistico della nostra terra le imprese di Federico Barbarossa, di Goffredo di Buglione e compagni sarebbero state tecnicamente impossibili. In conclusione,benché non particolarmente insanguinata dalle guerre, la Puglia non è mai stata estranea a queste. A volerlo è la sua ‘vocazione’ geografica. Lo stesso orientamento sembra indicare la direzione entro cui il suo destino deve svolgersi. Era fatale che in mezzo a tanto andirivieni di uomini d’affari, pellegrini, profughi e avventurieri, non mancassero i militari.
italointeresse@alice.it


Pubblicato il 22 Marzo 2011

Articoli Correlati

Back to top button