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“Vendola, lasci perdere i convegni e vada in un Pronto Soccorso….”

L’annuncio è sul sito della regione Puglia: in data 10 luglio il governatore Nicola Vendola e l’assessore Elena Gentile parteciperanno alla presentazione della “Relazione sullo stato di salute della popolazione pugliese anni 2006-2011″. Beh, per approfondire lo stato di salute dei pugliesi 2012-2013 non c’è bisogno di convegni o dibattiti affollati e pubblici: ve lo dicono i pazienti pugliesi ” Ci state facendo morire”. Probabilmente i dati diranno che la morte per cancro in Puglia è scesa notevolmente, e noi ci crediamo, direbbero gli utenti di ospedali, centri di fisioterapia e laboratori di analisi in Puglia e infatti mediamente dal momento in cui viene diagnosticato un cancro serio, ti ammazza in tre mesi. Ma se per avere un esame diagnostico bisogna aspettare  cinque mesi “no diagnosi no cancro”, la causa della morte sarà: si è stancato di aspettare! Non ha avuto pazienza! Le esenzioni dai ticket vengono date sia a chi ha un reddito basso sia a chi è affetto da patologie croniche. Queste due categorie le facciamo fuori quest’anno, infatti i laboratori d’analisi convenzionati non danno più prestazioni in presenza di esenzione, anche prima erano abbastanza bistrattati  dal momento che chi pagava il ticket poteva andare a fare i prelievi direttamente al laboratorio, chi aveva l’esenzione invece doveva prendere appuntamento mediamente una settimana d’attesa, ma il buonsenso vorrebbe che chi ha una patologia grave tutt’al più ha diritto alla precedenza? Anche i supermercati hanno le casse prioritarie per queste categorie. Oggi chi usufruisce delle esenzioni può andare a fare gli esami solo presso le strutture pubbliche: tempi d’attesa, dato aggiornato ad oggi, tre mesi. Una visita cardiologica su Bari prenotata nel mese di Marzo sarà fruibile nel mese di Novembre, in alternativa bisogna andare in provincia se ti va bene devi fare una cinquantina di chilometri. Il governatore Nichi Vendola  per avere realmente il polso della situazione sanitaria in Puglia si dovrebbe recare presso un qualunque pronto soccorso, ultima spiaggia per abbattere i tempi d’attesa, non a convegni pomposi e spesso utili solo a chi li organizza. Insomma, se non stai morendo, ti fanno pagare i ticket che negli ultimi due anni sono lievitati di pari passo con i disoccupati i cassintegrati e i messi in mobilità. Certo chi legge questo giornale, forse ricorderà dell’articolo pubblicato a Marzo, dell’odissea di un cardiopatico barese che si era rivolto al pronto soccorso del Policlinico, delle sofferenze, ansie, paure e attese pazzesche. Ma anche di chi, purtroppo, ha delle patologie importanti è quotidiana, non è un evento sporadico. Oggi abbiamo voluto risentire il nostro malato che, dopo appena quattro mesi, ci ha raccontato che non avendo potuto eseguire gli esami di laboratorio trimestrali necessari per monitorare il suo diabete e la sua iper-colesterolemia presso il solito laboratorio convenzionato ha dovuto 1) farsi fare la richiesta dal medico di base, 2) recarsi presso una struttura pubblica per prendere un appuntamento (telefonicamente non è possibile prenotare questa prestazione) 3) ore di fila per pagare il ticket perchè c’è sempre qualche esame che non rientra nelle esenzioni, 4) fare il prelievo, 5) ritirare l’esito degli esami, 6) farli valutare dallo specialista. Chi resiste a questo tour de force forse avrà una diagnosi ma i più desistono,  meglio morire nel proprio letto e non in coda presso qualche sportello.

Il nostro Ulisse ci ha riferito che pur usufruendo di ben 6 titoli di esenzione per patologia nei primi sei mesi del 2013 ha speso € 541,28 in ticket, ma lui è fortunato, lavora, anche se per potersi curare in  Puglia ha dovuto chiedere il part-time,  ma chi è esente per  reddito basso come può curarsi? L’unica riconoscente al nostro governatore sarà senz’altro l’INPS  che risparmierà tante pensioni perchè la sanità pugliese ci sta sterminando prima di arrivare alla vecchiaia.  Riteniamo fuori luogo i riferimenti che il signor Vendola fa agli insegnamenti di don Tonino Bello ed oggi alle parole del Santo Padre, ci ricorda tanto un celebre passaggio in una canzone di Fabrizio De Andrè: “…si sa che la gente dà buoni consigli quando non può più dare il cattivo esempio”.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 11 Luglio 2013

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