Primo Piano

Vendola parla di giovani e disoccupati, però “congela” i bollenti spiriti…

‘Bollenti Spiriti’, il progetto più innovativo d’Italia per dar voce alle istanze delle giovani popolazioni, realizzato dall’Assessorato alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva della Regione Puglia, sembra insabbiato oramai nelle secche della solita, vecchia mala-burocrazia, con migliaia di giovani laureati prima hanno atteso per mesi la pubblicazione delle graduatorie necessarie a completare la loro preparazione. Poi sono rimasti praticamente in molti casi con la coda tra le gambe, aspettando altri master che ancora non arrivano. Ma cominciamo dal principio. Bollenti spiriti s’è occupato di formazione, più di sessanta i milioni di euro finora erogati, con il Contratto Etico e con quello che dal 2008 si chiama Ritorno al Futuro. Nell’estate 2009, come ogni anno, i giovani che hanno partecipato attendevano con ansia l’uscita del bando ‘Ritorno al Futuro’ per le Borse di Studio e i Master post-laurea. Già per l’uscita di quel bando s’era sofferto parecchio, perché era stata promessa prima dell’estate, poi subito dopo l’estate, poi i primi giorni dell’autunno, a novembre e finalmente è uscito il 3 dicembre 2009: AVVISO 18/2009 POR PUGLIA 2007/2013 – FONDO SOCIALE EUROPEO-RITORNO AL FUTURO. Tutto a posto? Manco per sogno. “Ora ci fanno soffrire per queste graduatorie che sarebbero dovute uscire alla fine di marzo, ossia sessanta giorni dopo la chiusura del ricevimento delle candidature. Poi dalla Regione hanno comunicato che le avrebbero fatte uscire a metà di aprile, fine aprile e dopo ancora ai primi di maggio. E adesso? Presumibilmente entro maggio…questo presumibilmente ci fa venire i brividi”, racconta Marinella, laureata foggiana in Biologia che aspetta quella graduatoria come il pane per completare il suo stage coi Bollenti Spiriti della Regione. E dagli uffici regionali della Formazione Professionale rispondono che il prolungarsi dell’analisi delle domande è da imputare al numero eccessivo delle domande pervenute. E del resto, come specificato nel bando, “…in caso di eccessivo numero di candidature o loro complessità i tempi sarebbero stati più lunghi”. Ma come mai gli altri anni le domande pervenute negli uffici dell’ex assessore Minervini erano superiori (5.091 nell’Avviso 1/2008) a quelle di quest’anno e la graduatoria è uscita nei termini stabiliti di due mesi dopo la chiusura di ricevimento delle candidature? Quest’anno le domande pervenute sono quasi 4.600, ossia circa 500 in meno rispetto all’Avviso 1/2008, quindi in teoria i tempi dovevano essere ridotti, invece c’è questo ritardo, un ritardo ‘presumibilmente’ d’un paio di mesi, ma che sicuramente sarà di più… In realtà negli uffici di V.le Corigliano se la sono proprio presa comoda: radio fante informava che l’analisi dei fascicoli relativi ai Bollenti Spiriti era cominciata addirittura dopo Pasqua. E cioè più o meno a marzo dell’anno scorso, quando sarebbero dovute già uscire le benedette graduatorie, rallentate, probabilmente, anche dalle elezioni con la candidatura dell’assessore al ramo. E non è finita: ai telefoni della Regione (che dai precedenti tre numeri si sono ridotti a uno) non rispondeva nessuno per sapere almeno a che punto erano: se ne avevano valutate cento, mille, se ne mancavano tante o sono quasi in dirittura d’arrivo…niente. Ad essere bollenti, quindi, sono stati in effetti gli spiriti delle giovani generazioni pugliesi che hanno letto e creduto nella montagna di libri, brochure e depliant distribuiti su spiriti bollenti e ritorni futuri da Nichi Vendola e Guglielmo Minervini.
 
Nichi Vendola, dove sei?
 
Ogni tanto il forum su Internet addirittura lo chiudevano (dicendo che era per manutenzione) ma forse era più per non far scrivere lamentele, pretendere chiarezza. “E per evitare di farci comunicare tra noi”, diceva qualche altro giovane più arrabbiato che si chiedeva “Nichi Vendola dov’è? si rende conto di quello che accade in quegli uffici? Lui sa a quali rischi andiamo incontro noi che dovremmo essere il futuro di questa Regione?” Questo slittamento sta facendo svanire i sogni e le possibilità di molti giovani pugliesi, quei giovani che Nichi dice di voler sostenere ed aiutare…vediamo sfuggirci di mano la possibilità di beneficiare di una formazione ulteriore che potrebbe aprirci la strada nel mondo del lavoro, strada che per molti altri giovani di tutta Italia si è aperta da mesi, facendo uscire i bandi per le borse di studio tra luglio e settembre, consentendo ai loro corregionali di iniziare i master tra ottobre e dicembre. Sicché questi giovani sono quasi alla fine della loro formazione ed entreranno prima dei “poveri sfigati” nati purtroppo in Puglia nel mondo del lavoro. Molti Enti erogatori di ‘master’ che dovevano iniziare ad aprile o ai primi di maggio sono andati comunque incontro ai giovani laureati pugliesi posticipato l’inizio delle lezioni alla fine di maggio per consentirgli di visualizzare prima le graduatorie. Ma anche per sapere se avevano vinto o meno la borsa di studio e quindi sapere se potevano partecipare o meno al master, visto che nessuno di loro si poteva permettere di iniziare un master, anticipare dei soldi e poi magari scoprire a giugno (o quando sarà) di non essere tra i vincitori. Il rischio in media per master in Italia è di 10.000/15.000 euro, mediamente 7 mila costo del master + spese di vitto e alloggio. Conclusione? I ragazzi lanciano il loro appello: “Non possiamo aspettare la fine di maggio, abbiamo necessità di una graduatoria al più presto, dobbiamo avere la possibilità di organizzarci, cercare casa, trasferirci, chi a Roma, chi a Reggio Emilia, chi addirittura all’estero; di una graduatoria a fine maggio o addirittura a giugno, quando i master per i quali ci siamo candidati saranno partiti senza noi, non sappiamo che farcene, il Bando ha dei precisi parametri da rispettare: l’edizione non può essere cambiata, non si può fare il master successivo a quello per il quale si è fatta richiesta, nè si può cambiare il tipo di master o l’Ente erogatore. Quindi se il master per il quale abbiamo fatto richiesta parte senza di noi, noi siamo senza altra possibilità, e quando uscirà la graduatoria non potremo far altro che rinunciare alla borsa di studio, buttando via una possibilità ed un anno sprecato dietro a questo bando/illusione”. Ecco “l’aiuto” che la Regione Puglia ha concesso a 4.600 giovani che lottavano per il loro futuro, ragazzi che credevano in un sogno che è diventato un incubo. Ritorno al Futuro…ops!, ritorno al passato!
Francesco De Martino
 
 
 


Pubblicato il 25 Maggio 2011

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio