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Ventola: “La fantasia di Emiliano non ha limiti”

Nel 2005 Michele Emiliano, da sindaco di Bari, aveva inventato la figura del “motivatore della sua Giunta”. Ora, da presidente della Regione Puglia si è inventato quella del “motivatore della Partecipazione”. A rilevare con evidente ironia politica tale parallelismo è il coordinatore e consigliere regionale del partito di Raffaele Fitto, Direzione Italia recentemente  confluito sotto la nuova sigla di “Noi con l’Italia”, Francesco Ventola, che a seguito di tali invenzioni ha pure dichiarato di aspettarsi a breve che venga anche indetto da parte del governatore pugliese “un avviso pubblico per la selezione di un animatore di sagre e, perché no,  (ndr – anche) uno smistatore di incarichi e consulenze”. Questo il commento di Ventola a questa nuova ed ulteriore trovata di Emiliano. Però, è verosimile che a suggerire al governatore l’istituzione di un “motivatore della Partecipazione” sia stata l’agenzia di comunicazione e marketing politico che in precedenza ha curato la propaganda delle sue campagne elettorali e ora evidentemente ne cura l’immagine pubblica e gli spot comunicativi della sua attività di governo, come è già avvenuto in passato, quando Emiliano era Primo cittadino di Bari. Ed è per questo, forse, che – come rileva sempre lo stesso Ventola – “con il governatore Emiliano non ci si annoia mai”. Però, esclama inoltre l’esponente fittiano, “peccato che venga fatto a spese dei pugliesi”, chiedendosi: “ma con quali risultati?”. Continuando, poi, Ventola ricorda: “la prima giunta comunale Emiliano fu fra quelle più ‘motivate’ a cambiare assessori, nel frattempo il motivatore della Giunta è poi diventato consulente informatico per una della società del Comune”. Ora, infatti, rivela il coordinatore pugliese dei fittiani, alla Regione si sta pensando all’esperto per la legge sulla Partecipazione che è stata osservata dal Governo nazionale e di fatto bocciata in Consiglio regionale in fase di Bilancio. Da non dimenticare, infatti, che lo scorso mese di Dicembre, durante la seduta di varo del Bilancio di previsione del 2018, non è stato approvato il previsto finanziamento a detta legge. Ma ecco, invece, che – ha rivelato Ventola –  ora è comunque apparsa “una delibera dirigenziale (ndr – quindi una determina) che affida, con avviso pubblico, un incarico da 65mila Euro a un esperto dei metodi di partecipazione”. “Insomma, – ha dichiarato il responsabile regionale del partito di Fitto – quello che appare chiaro è che Emiliano sia da sindaco sia da presidente è convinto che i suoi assessori e consiglieri siano poco motivati e poco avvezzi alla partecipazione tanto da aver bisogno di (ndr – personaggi) esterni che vengano a dare loro lezioni”, per poi concludere con un’altra ironia finale, effettuata ricordando che “nel 2005 il motivatore utilizzò anche metodi ‘spirituali’ a ogni inizio giunta (qualcuno ricorda il necrologio da scrivere per un collega ‘vivo’). Pertanto, alla luce di quest’ultima invenzione propagandistica di Emiliano, i fittiani pugliesi sono interessati dalla curiosità di capire cosa si inventerà il “partecipatore” che risulterà selezionato dall’avviso pubblico in corso di pubblicazione e che costerà ai contribuenti pugliesi la non certo modica spesa di 65mila Euro. Da un altro “avviso pubblico” diffuso dalla Regione Puglia sono risultati invece esclusi dalla possibilità di potervi partecipare (e quindi dall’eventualità di poter conseguire incarichi professionali ai quali avrebbero pur titolo per accedervi) i periti agrari. Infatti, a rilevare tale lacuna in detto “avviso” è stato il capogruppo di Forza Italia alla Regione, Nino Marmo, che sulla questione ha presentato un’interrogazione. Per l’esattezza l’interrogazione del forzista Marmo riguarda la Determina dirigenziale n.250 del 16 novembre scorso, con cui l’Autorità di Gestione del Psr-Puglia 2014-2020 ha indetto un bando per il conferimento di 25 incarichi di lavoro autonomo in attività di supporto tecnico-amministrativo attinenti al Programma di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Puglia. “L’esclusione dei periti agrari dal bando –  ha sottolineato in una nota il capogruppo forzista in via Capruzzi – mi pare una imperdonabile disattenzione della Regione nei confronti di professionisti che hanno sempre dimostrato comprovata esperienza e notevole conoscenza nella gestione delle pratiche di tutte le misure del Psr”. “È noto come nella prassi – ha inoltre commentato Marmo – le pratiche di accesso alle misure del Psr sono curate dai periti agrari, i quali hanno un forte legame con il territorio di riferimento e con l’intero comparto produttivo, conoscendone gli aspetti più specifici. Per questo mi sembra davvero incomprensibile averli esclusi da un avviso che dovrebbe mirare a coinvolgere quanto più possibile i soggetti e gli attori di uno dei comparti fondamentali e trainanti per l’intera economia regionale”. Quindi, l’esponente forzista nell’interrogazione presentata all’Amministrazione regionale ha chiesto, tra l’altro, di annullare in autotutela la Determinazione della Autorità di gestione, alla luce delle lacune oggettivamente presenti nell’avviso, oltre che per oggettivi motivi di opportunità amministrativa. In definitiva, stante il verificarsi di un’evidente svista, come quella denunciata da Marmo, sarebbe il caso di chiedersi se non sia forse più opportuno che il governatore Emiliano, piuttosto che inventarsi un “motivatore” per la Partecipazione, istituisca un “super-visore” finalizzato al controllo preventivo di taluni atti importanti ai fini occupazionali ed opportunità lavorative con l’Ente regionale, onde evitare in futuro “strafalcioni” tanto clamorosi, oltre che lesi per determinate categorie di professionisti.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 13 Gennaio 2018

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