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Verso la stabilizzazione i precari della sanità

Quando finirà il calvario dei lavoratori precari impegnati da anni nei servizi all’0interno della sanità pugliese? L’assessore regionale alle politiche della salute Tommaso Fiore sembra finalmente deciso a fare sul serio per risolvere la vertenza, specie dopo aver comunicato con una missiva, datata 9 maggio, alla Asl/Ba e Bat e degli Istituti di ricerca e cura pugliesi pubblici a concludere le procedure selettive, di cui all’art. 19 comma 1 della L.R. n. 4/25.2.2010. Insomma, nei prossimi concorsi ci sarà una percentuale pari al dieci per cento dei posti vacanti nelal categoria della propria dotazione organica in favore del reclutamento dei dipendenti collocati in mobilità dalle strutture sanitarie private della Regione Puglia. I più felici, inutile dirlo, sono gli oltre quattrocento dipendenti delle ex Case di Cura Riunite di Francesco Cavallari, ancora non entrati nei ruoli pubblici della sanità pugliese. Nel frattempo, ad ogni buon conto, sindacati e parti sociali sono sempre sul chi va là, ed hanno ancora una volta chiesto un incontro urgente anche all’assessore regionale al lavoro, Alba Sasso. Lo scopo? Chiedere senza indugio al Ministero del Lavoro, una proroga di altri sei mesi (dal 1° giugno al 31 dicembre 2011) per gli oltre quattrocento ex lavoratori delle case di cura riunite di Bari. Il Sindacato Autonomo dell’Impiego Pubblico e  Privato (Usppi) attraverso il suo segretario nazionale Nicola Brescia,  aveva sollecitato più volte l’immediato intervento del presidente della giunta regionale Nichi Vendola  e del Prefetto di Bari , affinchè intercedano ognuno per le proprie competenze nei confronti del  Ministero del Lavoro,  per  la proroga della mobilità ai lavoratori delle ex Ccr, almeno per altri sei mesi. Sono diverse le proposte al tavolo della trattativa che saranno riprese e poste all’attenzione del presidente della giunta regionale Vendola dal segretario nazionale dell‘Usppi Nicola Brescia a partire dall’urgenza di indire ed espletare i concorsi nella Azienda Sanitaria Locale BA e BAT e nel Policlinico Consorziale, riservando una percentuale per i già qualificati lavoratori delle ex Case di Cura di Bari. Insomma, sembra giunto il momento di affrontare concretamente una vertenza rimasta troppe volte nel limbo delle promesse non mantenute dagli amministratori regionali, comunali e provinciali. 
Antonio De Luigi
 
 
 
 
 


Pubblicato il 11 Maggio 2011

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