Verso Mantova-Bari, Longo spera in una reazione feroce dall’inizio
Il tecnico biancorosso con una difesa in emergenza, potrebbe varare un assetto più muscolare con Bellomo-Lella
“Voglio vedere un approccio famelico e feroce sin dai primi minuti, da parte di tutti. Poi si può anche sbagliare la giocato ma chiedo un approccio diverso”, aveva asserito nel corso della conferenza stampa nel post-gara contro la Cremonese mister Longo. Contro il Mantova sabato in trasferta alle ore 15, il diktat e probabilmente come priorità che in settimana mister Longo ha chiesto ai suoi ragazzi sarà proprio quello: un Bari che parta con un atteggiamento propositivo, più aggressivo sul portatore di palla, più fisico ed in grado di poter costruire delle occasioni per passare in vantaggio. Nelle ultime due partite il Bari si è trovato ad inseguire, a partire da Castellammare di Stabia dove hanno subito lo svantaggio con Piscopo (nel primo tempo) e contro la Cremonese nella ripresa con Valoti. Di fatto nelle ultime dieci giornate i biancorossi hanno una media punti da retrocessione se si pensa ai dieci punti ottenuti in altrettante 10 gare, resta ben poco da commentare ma per fortuna è solo un dato parziale che fotografa il momento (non dei migliori). Pertanto serve un colpo di coda o il così detto guizzo, ovvero la classica reazione di orgoglio per dimostrare in primis a se stessi di voler invertire un certo tipo di trend: non è infatti un caso che il Bari stazioni ancora al settimo posto con 34 punti e che complessivamente è stato capace di imporsi per sette volte, pareggiandone 13 e perdendo per 6 volte. In trasferta, il rendimento è ancora più deficitario dove sono arrivate solo due vittorie (Frosinoine e Salerno) 6 pari e 5 sconfitte per un totale di 12 punti in 13 gare esterne e una dodicesima posizione parziale, compensata per fortuna dal rendimento interno decisamente migliore (22 punti). Numeri anche in questo caso da sovvertire se si vuole ambire a centrare i playoff, se no resteranno realmente “un sogno” e una piazza come Bari dovrebbe ambire non solo di qualificarsi ma di giocarseli per tentare di vincerli.
LE SCELTE DI LONGO – Mister Longo farà a meno sicuramente del capitano Vicari, anche se per lui dalla prossima partita (contro la Samp) si opterà per un utilizzo di volta in volta e forse part-time a causa della “sindrome dell’anca” che gli è stata riscontrata e dei continui acciacchi muscolari patiti in questa stagione. Mancheranno però anche Oliveri, e Novakovich, i cui rientri probabilmente avverrà in concomitanza con la prossima gara interna, mentre si prevedono tempi un pochino più lunghi dalla società. Pertanto è alquanto difficile che la società di qui a domenica 23 possa ricorrere al mercato degli svincolati per prendere almeno numericamente un altro difensore, piuttosto ricorreranno ad adattare giocatori duttili come Lella o qualcun altro, pur di sopperire alle difficoltà del caso. Se solo si fosse evitato di cedere Matino al Cittadella, oppure preferito abbondare le scelte puntando anche u un giovane profilo under dalla Serie D (come ad esempio lo stesso Algueche dal Gravina) o altri giocatori visionati, si poteva non in incorrere in un’emergenza che purtroppo era prevedibile nel girone di ritorno. Proseguendo la carrellata delle scelte del mister, tra i pali sarà confermato Radunovic, anche se la fiducia al numero uno non può essere infinita e gli errori iniziano a pesare, ma da questo punto di vista in panchina scalpita Pissardo che è una garanzia. In difesa il terzetto sarà composto da Mantovani centrale, affiancato a destra da Pucino e a sinistra da Obaretin (occhio perché quest’ultimo è in diffida). Sulle corsie esterne le certezze sono Favasuli e Dorval mentre in mediana i due pilastri Benali e Maita intoccabili ma in diffida anche loro. Il dubbio consta se aggiungere un quinto a centrocampo o piuttosto i due trequartisti, ma il tecnico potrebbe essere ancora una volta allettato dalla seconda possibilità inserendo la qualità e il carattere di Nicola Bellomo affiancato dal murgiano Lella a supporto di uno tra Favilli o Bonfanti. Dalla panchina, invece, i due uruguaiani Falletti e Pereiro, ma anche lo stesso Maggiore arrivato dalla Salernitana (presentato alla stampa ieri) che però ha bisogno di ritrovare minutaggio per tornare a essere più ‘performante’, ma a questo punto abbastanza cruciale della stagione il tempo degli esperimenti si è esaurito e il Cesena a pari merito, il Palermo a 32 al nono posto e le altre dirette inseguitrici quali Modena Carrarese, Cittadella ma si potrebbe allargare a quelle squadra che sono più vicine alla zona playout compreso il Mantova, lo stesso Brescia e Reggiana che in caso di successo in virtù di una classifica corta, si sposterebbero nell’altra parte di graduatoria. Pertanto, sarà vietato sbagliare approccio ma quanto ancora più importante tornare a casa con un bottino da tre punti senza doversi a trovare a fare molti calcoli. Il successo esterno manca dal 10 novembre scorso, troppo tempo. Dalle parole ai fatti, la palla passa ai ragazzi di Longo. (Ph. Tess Lapedota).
T.Lapedota
Pubblicato il 20 Febbraio 2025