Cronaca

Vertenza Natuzzi: sottoscritto il Piano Industriale dei prossimi 4 anni

Al tavolo di concertazione i sindacati sono d'accordo sui primi protocolli d'intesa

Continua senza sosta la trattativa al tavolo tra sindacati, enti interessati e azienda Natuzzi: s’è concluso ieri il ciclo dei negoziati sindacali e istituzionali finalizzati a salvaguardare i livelli occupazionali in Natuzzi Spa. Negoziati che vanno avanti da tempo e hanno coinvolto la stessa azienda del mobile imbottito, le organizzazioni sindacali, ma anche Confindustria, Amministrazioni regionali di Basilicata e Puglia (intervenuta anche attraverso il Presidente Michele Emiliano) e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e riguardano – facendo bene i conti – attualmente ben mille e ottocento addetti, al netto dei dirigenti. Ma torniamo al tavolo di ieri, dove sono stati sottoscritti un paio di accordi e protocolli d’intesa importanti: il primo riguardante il Piano industriale 2025-2029 e propedeutico al secondo. E quest’ultimo in proroga con l’utilizzo del Contratto di Solidarietà sino al 31 dicembre 2024 e interesserà le maestranze dei siti: Jesce-Santeramo, Jesce-Matera, La Martella e Laterza, mentre per Graviscella (Altamura) e la Centrale di Santeramo in Colle è ancora in essere la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria. Cobas del Lavoro Privato – da sempre in prima fila nella vertenza- ha sottoscritto le due intese di cui sopra esprimendo preoccupazione per i livelli produttivi in azienda: in calo, come d’altronde tutte le produzioni di beni durevoli, in questo periodo di forti tensioni internazionali. Tuttavia, i sindacalisti autonomi hanno espresso soddisfazione nel verificare che l’azienda sta cercando di superare il periodo di crisi investendo nelle sue risorse umane, nella formazione continua, in innovazione tecnologica e riportando in Italia le lavorazioni, a differenza del passato che puntava soltanto sul taglio del costo del lavoro. In discussione, in ogni caso, la definizione dei livelli d’inquadramento professionale, dopo che alla fine dell’anno scorso la stessa azienda aveva reso noto che una cinquantina di lavoratori avevano aderito al pensionamento anticipato tramite lo scivolo offerto dal Contratto di Espansione. Natuzzi in ogni caso resta ferma su alcuni punti, avendo per esempio preventivato una media oraria di lavoro non inferiore al 55% delle ore previste contrattualmente. Pertanto, si prevede ancora un calendario fitto di negoziazioni sindacali almeno fino alla fine dell’autunno, coi rappresentanti sindacali ‘Cobas-Lp’ pronti a garantire quell’armonizzazione delle condizioni di lavoro tra le maestranze, un altro punto fermo della contrattazione. (fradema)


Pubblicato il 1 Novembre 2024

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